Valentina Arcovio

Gioco tra genitori e figli influenza le interazioni con gli altri

(22 Ottobre 2024)

Roma – Dimmi come giochi con tuo figlio e ti dirò come lui giocherà con gli altri bambini. E’ in sostanza con questa parafrasi che si possono sintetizzare i risultati di uno studio dell’Università della Georgia, riportato su Developmental Psychology. I ricercatori hanno scoperto che le pratiche di gioco che si verificano tra genitori e figli potrebbero influenzare il modo in cui i bambini interagiscono con i propri coetanei.  Per i bambini piccoli è fondamentale capire come affrontare nuove situazioni sociali e la ricerca suggerisce che chi si prende cura di loro ricopre un ruolo importante nel fornire loro uno schema da cui attingere. “Non è solo ciò che fa la mamma quando interagiscono, e non è solo ciò che fa il bambino quando interagiscono”, ha affermato Niyantri Ravindran, autore principale dello studio e professore associato presso il College of Family and Consumer Sciences dell’UGA. “Si tratta davvero di come i loro comportamenti si verificano insieme”, ha continuato Ravindran. “Il dialogo tra madre e figlio contribuisce al modo in cui i bambini interagiscono con i loro coetanei”, ha proseguito Ravindran. Lo studio ha attinto dai dati raccolti presso l’Università dell’Illinois. I ricercatori hanno portato più di 120 madri e i loro bambini piccoli in una sala giochi laboratorio per osservare come interagivano durante il gioco. Gli scienziati hanno seguito i bambini durante i loro giorni di scuola materna, esaminando il modo in cui interagivano con i loro amici mentre giocavano. Dopo sei mesi, i ricercatori hanno abbinato i bambini a bambini che non avevano mai incontrato e hanno osservato come le coppie interagivano tra loro. In seguito, quando i bambini avevano circa 4 anni e mezzo, i ricercatori hanno portato i bambini partecipanti a giocare con un caro amico. La squadra di ricerca si è concentrata su due tipi principali di comportamento: la reattività e l’assertività. “Avere un equilibrio tra questi due comportamenti potrebbe aiutare a far crescere bambini più competenti dal punto di vista sociale”, ha spiegato Ravindran. Nello studio, i bambini che si sono dimostrati ricettivi ai suggerimenti dei loro compagni di gioco ed entusiasti di giocare con loro hanno ottenuto punteggi più alti in termini di reattività; mentre molti potrebbero pensare che un comportamento assertivo equivalga a un comportamento aggressivo, nella ricerca, l’assertività significava che i bambini prendevano l’iniziativa, ad esempio invitando un altro bambino a giocare o proponendo idee per dei giochi. Madri e figli avevano una forte connessione: quando la madre era sensibile al comportamento del figlio questo rispondeva positivamente. Questa dinamica durante il gioco portava i bambini ad avere maggiori probabilità di mostrare la stessa reattività con i loro amici. Allo stesso modo, quando le madri erano sensibili e i bambini si mostravano assertivi durante il gioco, era più probabile che questi ultimi si mostrassero assertivi anche con i coetanei che non conoscevano. Incontrare qualcuno di nuovo può essere stressante per molti bambini, che spesso hanno bisogno di sicurezza per prendere iniziative e affermarsi. Con un amico, invece, sanno cosa aspettarsi, quindi rispondere sembra più naturale. Interagire con qualcuno di nuovo richiede competenze diverse rispetto a trascorrere del tempo con un amico. “Non vuoi che un bambino sia completamente obbediente e non prenda mai l’iniziativa”, ha detto Ravindran. “E non vuoi un bambino autoritario che non ascolti mai i suggerimenti degli altri bambini”, ha aggiunto Ravindran. “Avere un equilibrio tra questi due comportamenti potrebbe aiutare a far crescere bambini più competenti socialmente”, ha suggerito Ravindran. I caregiver svolgono un ruolo importante nel modo in cui i bambini sviluppano le abilità sociali e non solo perché sono i principali modelli di ruolo dei loro figli: il modo in cui bambini e genitori interagiscono serve come pratica per nuove situazioni sociali. Nella maggior parte dei casi, sono i genitori a essere responsabili; questi decidono le regole che i loro figli devono seguire e cosa possono o non possono fare. Quando si gioca, questa gerarchia si rompe. I bambini sono liberi di dire ai genitori cosa vogliono e come vogliono giocare. “Guiderai tuo figlio, gli insegnerai e gli mostrerai come fare le cose, ma è anche altrettanto importante seguire il suo esempio a volte”, ha evidenziato Ravindran. “Questo può davvero aiutare a bilanciare quei comportamenti”, ha aggiunto Ravindran. (30Science.com)

Valentina Arcovio