Roma – Un metodo che elimina quasi del tutto le emissioni di CO2 dalla produzione del cemento. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Institute for Carbon Management dell’UCLA (Università della California, Los Angeles) e pubblicato su ACS Sustainable Chemistry & Engineering. Utilizzando il calcare come materia prima, i ricercatori hanno prima sciolto il calcare in una soluzione a base d’acqua contenente un comune acido industriale chiamato acido etilendiamminotetraacetico. Tramite nanofiltrazione a membrana, hanno quindi separato il calcio derivato dal calcare prima di utilizzare un processo elettrochimico per produrre idrossido di calcio. I ricercatori hanno chiamato il loro metodo “ZeroCAL”, che sta per calce a zero emissioni di carbonio, e l’approccio, hanno detto, potrebbe rimuovere il 98% delle emissioni di CO2 associate al processo termochimico di creazione della calce. I sottoprodotti di ZeroCAL includono acido cloridrico e bicarbonato di sodio comunemente usati, così come ossigeno e gas idrogeno, quest’ultimo dei quali potrebbe essere usato come combustibile a combustione pulita per riscaldare i forni del cemento. “L’approccio ZeroCAL offre una soluzione elegante per eliminare le emissioni di anidride carbonica associate al processo di produzione del cemento”, ha affermato Gaurav Sant autore corrispondente dello studio “Innanzitutto, affronta le emissioni di carbonio derivanti dalla scomposizione del calcare, fornendo al contempo idrogeno e ossigeno puliti per riscaldare il forno del cemento. In secondo luogo, consente la decarbonizzazione in loco, utilizzando i forni e le materie prime di calcare esistenti senza dover costruire strutture separate di cattura e stoccaggio del carbonio”. Sebbene il processo richieda attualmente più energia rispetto ai metodi di produzione della calce esistenti, la ricerca in corso suggerisce percorsi attraverso i quali ZeroCAL può raggiungere la parità di utilizzo dell’energia semplificando ed eliminando le operazioni unitarie e sfruttando meglio i sottoprodotti acidi e basici prodotti elettroliticamente. (30Science.com)