Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuove pratiche irrigazione portano a piante più resilienti

(16 Ottobre 2024)

Roma – Specifiche pratiche di irrigazione possono aumentare la resistenza delle piante a parassiti e patogeni in modo naturale. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’ Huazhong Agricultural University e pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. Il cambiamento climatico minaccia la produzione agricola poiché temperature in aumento, modelli di precipitazioni instabili e più insetti e malattie mettono a repentaglio la salute e le rese delle piante. Pertanto, c’è una crescente pressione per identificare modi per moderare questi effetti ambientali, idealmente senza aumentare l’uso di pesticidi chimici. Per affrontare questa sfida gli autori del nuovo studio hanno esaminato come la stimolazione meccanica delle piante di pomodoro con gocce d’acqua influisce sulla loro crescita e potrebbe proteggerle dalla predazione degli insetti e dalle infezioni fungine.

Gli agricoltori potrebbero migliorare la salute e la resa delle loro colture di pomodori modificando il modo in cui annaffiano le piante.
Credito
Adattato da Journal of Agricultural and Food Chemistry 2024, DOI: 10.1021/acs.jafc.4c05131

I ricercatori hanno spruzzato acqua sulle piante di pomodoro due volte al giorno e hanno confrontato gli effetti di piccole goccioline (200 micrometri, circa le dimensioni di un pixel di un monitor di computer) e grandi goccioline (1.000 micrometri, circa il diametro di una capocchia di spillo) rispetto a nessun spruzzo. Hanno anche coperto il terreno con una barriera per garantire che lo spruzzo non influenzasse la quantità di acqua ricevuta dalle radici. Le osservazioni strutturali hanno rivelato: Le piante di pomodoro irrorate con grandi gocce d’acqua erano più basse e compatte rispetto agli altri gruppi; Sono state rilevate differenze minime visibili tra le piante che hanno ricevuto piccole goccioline o quelle che non hanno ricevuto alcun trattamento; La resa e la qualità dei frutti erano simili nei tre gruppi. L’analisi metabolica ha rivelato che le piante di pomodoro spruzzate con grandi gocce d’acqua avevano: Cambiamenti significativi negli ormoni coinvolti nelle difese delle piante, con conseguente aumento della resistenza alla distruzione da parte delle larve di tarme o della muffa grigia rispetto alle piante non trattate; Livelli più elevati di acido clorogenico, che media la difesa, nelle loro foglie rispetto agli altri gruppi di piante; Riduzione delle emissioni di composti organici volatili rispetto alle piante non trattate, il che le rende meno attraenti per le falene che depongono le uova e determina una riduzione del 74 per cento delle uova sulle foglie. Alla luce di questi risultati, i ricercatori hanno ipotizzato che i continui sviluppi nelle tecnologie di nebulizzazione dell’acqua e di atomizzazione a gocce potrebbero migliorare le pratiche agricole, rendendo l’agricoltura più ecologica ed efficiente.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla