Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuovo dispositivo misura impatto siccità sulle piante

(16 Ottobre 2024)

Roma – Un dispositivo in grado di valutare la risposta delle piante alla siccità. E’ quanto sviluppato da un team di ricercatori della Kaunas University of Technology (KTU), Lituania. La siccità sta diventando una sfida sempre più seria ogni anno, colpendo fino a 55 milioni di persone in tutto il mondo e rappresentando una grave minaccia per animali e piante. Lo stress da siccità provoca cambiamenti biochimici e fisiologici nelle piante, riducendo i livelli di nutrienti e danneggiandone l’ecosistema. Linas Svilainis, professore alla KTU e uno degli autori dell’invenzione, afferma che l’idea di creare il dispositivo è nata dalla collaborazione tra i ricercatori della KTU e del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (CSIC). Il monitoraggio dello stato fisiologico delle piante è un passaggio importante per proteggerle dagli effetti dannosi e ottenere rese migliori. Tuttavia, i metodi esistenti per valutare lo stato delle piante sono dannosi per la pianta e in molti casi richiedono una lunga attesa per i risultati. Il nuovo dispositivo è non invasivo e utilizza ultrasuoni per la misurazione. Gli scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (CSIC) e del Centro di ricerca e tecnologia agroalimentare di Aragona (CITA) hanno capito come utilizzare gli ultrasuoni per valutare l’impatto della siccità sulle piante. L’applicazione iniziale era per le viti, ma in seguito si è rivelata applicabile ad altre piante. Le viti sono particolarmente vulnerabili alla siccità a causa del loro apparato radicale superficiale e della limitata capacità di estrarre acqua dal terreno. Le viti che soffrono di carenza d’acqua hanno rese inferiori. Inoltre, la siccità modifica la composizione dell’uva prodotta: può influenzare i livelli di zucchero e acidità, che determinano la qualità e il gusto del vino. Per queste ragioni, e per evitare l’altro estremo di annaffiare eccessivamente le viti, è necessario monitorare queste piante e regolare l’irrigazione. Il dispositivo sviluppato dagli scienziati della KTU è costituito da due trasduttori, uno dei quali funge da altoparlante che invia il segnale e l’altro lo riceve come microfono. Tutto ciò che si frappone tra loro modifica il segnale. Il dispositivo elettronico delle dimensioni di un palmo genera ultrasuoni, riceve segnali e trasmette dati a uno smartphone. Coordinate geografiche e foto vengono allegate ai dati del sensore e inviate all’archiviazione cloud. Mappe di distribuzione e grafici temporali delle caratteristiche della pianta vengono generati utilizzando tecnologie di cloud computing. La frequenza di risonanza, lo spessore, la densità e l’attenuazione della pianta possono essere misurati tramite ultrasuoni utilizzando lo strumento. “I ricercatori spagnoli hanno dimostrato che queste misurazioni sono correlate a parametri che indicano lo stato fisiologico della pianta, ovvero il potenziale idrico e il contenuto idrico relativo, che vengono utilizzati per valutare lo stress da siccità” spiegano i ricercatori. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla