Roma – Un metodo a basso costo per ridurre significativamente l’inquinamento dai motori a combustione a idrogeno (H2): è quanto sviluppato da un team di ricercatori guidato dall’Università della California (UC), Riverside che ha pubblicato i propri risultati su Nature Communications. I motori a combustione interna che bruciano idrogeno rappresentano una grande promessa nella lotta al cambiamento climatico, perché sono potenti e non emettono emissioni di carbonio che riscaldano la Terra. Possono alimentare autobus e camion pesanti e sono adatti per attrezzature agricole e fuoristrada e per generatori di corrente di riserva, offrendo alternative più pulite ai motori diesel. Tuttavia, non sono del tutto green. Emettono ossidi di azoto durante il processo di combustione ad alta temperatura. Gli ossidi di azoto reagiscono con altri composti nell’atmosfera per formare ozono nocivo e particolato fine. Gli autori del nuovo studio hanno scoperto che l’infusione di platino nei convertitori catalitici con un materiale altamente poroso chiamato zeolite Y migliora notevolmente le reazioni tra ossidi di azoto e idrogeno, convertendoli in innocuo azoto gassoso e vapore acqueo. Rispetto a un convertitore catalitico senza zeoliti, la quantità di ossidi di azoto convertiti in sostanze innocue è aumentata da quattro a cinque volte a una temperatura del motore di 250 gradi Celsius. Il sistema è stato particolarmente efficace a temperature più basse, il che è fondamentale per ridurre l’inquinamento quando i motori si avviano per la prima volta e sono ancora relativamente freddi. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Sviluppati motori a combustione a idrogeno più green
(11 Ottobre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla