Nel contesto della missione, il team dell’Istituto Nazionale di Astrofisica coordinato da Ernesto Palomba si è occupato della realizzazione dello strumento VISTA (Volatile In Situ Thermogravimeter Analyser), un sensore per l’analisi dell’ambiente di polveri del sistema Didymos-Dimorphos a bordo di Milani, uno dei due Cubesat della missione. Insieme ad una camera di navigazione, VISTA è l’unico strumento scientifico italiano in HERA in una missione con tanta tecnologia italiana. VISTA andrà a rilevare la presenza di particelle di polvere micrometrica e submicrometrica, caratterizzando composti volatili e organici all’ interno della polvere raccolta. Oltre alle attività su VISTA, INAF collabora attivamente con altri due strumenti a bordo della missione, lo spettrometro ASPECT e la termocamera a infrarossi TIRI.
“Sono molto emozionato nel vedere coronato un sogno iniziato quasi venti anni fa con innocenti idee discusse durante i caffè e poi proseguite con i successivi studi di strumentazione miniaturizzata per l’Agenzia Spaziale Europea” commenta Ernesto Palomba, ricercatore INAF e responsabile scientifico dello strumento VISTA. “Ora sono qui con il mio Team in euforica attesa di vedere arrivare i primi dati da Didymos tra qualche mese, che ci permetteranno di capire in dettaglio la situazione di questo sistema di asteroidi e delle loro polveri sollevate dopo l’impatto della missione DART. Le informazioni che otterremo saranno fondamentali per capire la coesione di questi corpi celesti, nell’ottica di poterli deviare da orbite potenzialmente pericolose”.(30Science.com)