Valentina Arcovio

Da Fondazione Rome Technopole 480 borse di studio per ricerca su AI

(7 Ottobre 2024)

Roma – Consolidare il ruolo delle università come hub di innovazione e sostenere i talenti di domani. E’ questo l’obiettivo della nuova iniziativa lanciata da Fondazione Rome Technopole, in collaborazione con l’Università degli studi Roma Tre, che mette a bando 480 borse di studio destinate a laureati triennali dell’ecosistema universitario laziale. Il progetto, reso possibile grazie ai fondi del PNRR – NextGenerationEU, punta a trasformare il Lazio in un centro di eccellenza per la ricerca, offrendo opportunità concrete ai giovani talenti e incentivandoli a proseguire il loro percorso formativo nella regione. Il bando, che prevede un investimento complessivo di 480.000 euro, mira a creare le condizioni ideali affinché i laureati possano continuare a formarsi in settori strategici come biotecnologie, intelligenza artificiale, tecnologie per la salute e sostenibilità. Le borse di studio saranno distribuite tra i seguenti atenei: Sapienza Università di Roma, Università Tor Vergata, Università Roma Tre, Università Tuscia, Università Cassino e Lazio Meridionale. “Il bando costituisce un progetto ambizioso, che conferma in modo tangibile la mission di Fondazione Rome Technopole nel sostenere la ricerca e il talento”, afferma Sabrina Saccomandi, Direttrice Generale di Fondazione Rome Technopole. “Le 480 borse di studio permetteranno di consolidare il Lazio come polo di eccellenza nell’innovazione, riconoscendo il talento e premiando il merito di giovani che intendono partecipare alla costruzione del futuro del nostro Paese. L’iniziativa – prosegue – è frutto dell’impegno congiunto di Istituzioni e mondo delle università. Puntiamo a creare le premesse per trattenere i nostri migliori talenti, evitando la fuga di cervelli e creando un ecosistema all’avanguardia che rafforzerà l’intero sistema universitario e produttivo”. Le borse di studio sono destinate a laureati triennali iscritti a corsi di laurea magistrale allineati con le aree strategiche di Rome Technopole. (30Science.com)

Valentina Arcovio