Roma – La percezione pubblica dei tassi di crescita dell’immigrazione varia in base al modo in cui vengono presentati: “1 su 40” sembra un numero maggiore di “2,5%”, il che rende necessaria una certa attenzione nella presentazione di tali informazioni. Lo rivela una ricerca guidata da Maria Michela Dickson, dell’Università di Padova, riportata su PLoS ONE. Lo studio mirava a verificare se il pregiudizio dell’1 in X fosse presente anche in relazione ai tassi di crescita dell’immigrazione. La percezione dei tassi di crescita dell’immigrazione è stata testata su un campione rappresentativo di residenti adulti a Trento, ini Italia, tra marzo e aprile 2019.

Probabilità stimata di percepire l’aumento del tasso di immigrazione straniera come “alto” o “molto alto”, in base alla Percezione dell’immigrazione e a seconda del Formato. La curva rossa rappresenta il formato 1 in X, mentre la curva nera rappresenta il formato percentuale.
Credito: Dickson et al., 2024, PLOS ONE, CC-BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Ai partecipanti sono stati presentati i dati che confrontano il rapporto tra immigrati stranieri e popolazione residente in Italia per il 2001, che è di 1 su 40, e per il 2011, che è di 1 su 15, utilizzando due formati distinti: 1 in X e percentuali. È stato poi chiesto loro di esprimere l’aumento percepito. I ricercatori hanno tenuto conto delle misure di base e dei diversi fattori a livello individuale, tra cui la visione culturale del mondo, la percezione dell’immigrazione, la conoscenza dei numeri, delle scienze e dell’economia, per esplorare il ruolo potenziale delle differenze individuali nell’influenzare i risultati. Lo studio ha confermato l’esistenza del pregiudizio 1-in-X, dimostrando che il tasso di crescita dell’immigrazione nel formato 1 in X è stato percepito come più alto rispetto al formato percentuale, anche dopo aver controllato gli effetti delle variabili. I risultati di questo studio forniscono, secondo i ricercatori, indicazioni su come i diversi formati numerici possano influenzare la percezione pubblica dei tassi di crescita dell’immigrazione, offrendo suggerimenti ai responsabili politici, ai comunicatori e agli stakeholder su come la presentazione delle informazioni possa influenzare l’opinione pubblica. (30Science.com)