Valentina Di Paola

UK, le ondate di calore potrebbero devastare gli ecosistemi marini e la pesca

(4 Ottobre 2024)

Roma –  L’aumento delle temperature e le ondate di calore marine potrebbe provocare conseguenze notevoli sugli ecosistemi marini e la pesca del Regno Unito nel prossimo futuro, anche se finora la nazione è stata interessata da pochissimi episodi davvero preoccupanti. A porre l’accento su questo importante problema uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Marine Science, condotto dagli scienziati del National Oceanography Centre. Il team, guidato da Zoe Jacobs, ha caratterizzato per la prima volta le ondate di calore e di freddo marine del Regno Unito. Gli oceani, spiegano gli esperti, si stanno riscaldando a un ritmo allarmante: nel 2023, per la prima volta, le temperature del mare hanno superato di un grado i livelli preindustriali, portando a una serie di eventi di ondate di calore marine in entrambi gli emisferi, in Giappone, in Sud America e nel Nord Atlantico. Per definizione, le ondate di calore marine sono periodi di temperature estremamente calde che possono formarsi in hotspot localizzati, ma anche estendersi su ampie parti dei bacini oceanici. Finora, il Regno Unito è stato interessato da pochissimi eventi di ondate di calore marine, ma nel giugno 2023 le coste dell’isola sono state scosse da un episodio di breve durata ampiamente documentato dai media. L’analisi degli scienziati mostra che in realtà la variabilità regionale nelle acque del Regno Unito è piuttosto evidente, specialmente in relazione alle ondate di calore marine. In media, il Mare del Nord meridionale e la Manica tendono a sperimentare eventi più duraturi (fino a un mese) e moderatamente intensi, con le temperature massime che raggiungono un grado e mezzo oltre i livelli previsti. Al contrario, il Mare del Nord sembra interessato da eventi più brevi (da due a tre settimane) e più intensi, oltre i tre gradi in più. Quando si esaminano i singoli episodi, precisano gli autori, è evidente che esiste una notevole variabilità in termini di posizione, intensità, durata e periodo dell’anno. “La nostra ricerca – sostengono gli autori – sottolinea l’importanza di condurre ulteriori approfondimenti per comprendere la relazione diretta tra eventi estremi, variabilità e stagionalità. Un’ondata di calore che avviene nel pieno dell’estate potrebbe portare a danni estesi ed elevata mortalità anche nel Regno Unito, così come osservato in altre zone del mondo. Temperature insolitamente calde in inverno potrebbero invece favorire le fioriture di fitoplancton, portando a un aumento della produttività e beneficiando la pesca, o facendo prosperare alghe dannose”. “Ad ogni modo – concludono gli scienziati – l’ondata di calore osservata lo scorso giugno dovrebbe essere percepita come un campanello d’allarme. Sebbene questi eventi non sembrino duraturi o intensi come i fenomeni simili registrati nel mondo, si stima che, con il cambiamento climatico in atto, diventeranno sempre più frequenti e significativi anche nel Regno Unito. Dobbiamo prepararci a gestire le situazioni emergenziali conseguenti”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).