Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Individuate le dinamiche della dispersione delle microplastiche

(1 Ottobre 2024)

Roma – Esaminare come forma, dimensione e densità influenzino la velocità con cui le particelle di microplastica affondano, il che a sua volta influenza la loro dispersione attraverso le acque piovane. Questo l’obiettivo di un nuovo studio guidato dall’Università del Missouri, e pubblicato su Environmental Pollution. “Non tutte le microplastiche si muovono nell’acqua allo stesso modo”, ha affermato Nasrin Alamdari, ricercatrice e coautrice del lavoro “Dobbiamo saperne di più sul degrado ambientale delle microplastiche e su come vengono trasportate nelle acque piovane urbane. Questa ricerca ci aiuta a prevedere i percorsi che intraprenderanno le diverse particelle, il che fornisce agli ingegneri una migliore comprensione di come catturare questo inquinamento”. I ricercatori hanno esaminato come le microplastiche si spostano dalle città ai nostri sistemi idrici quando piove. Hanno utilizzato la modellazione per comprendere come queste minuscole plastiche vengono trasportate nelle aree urbane e come la loro tendenza ad affondare o galleggiare influenza il loro percorso di viaggio. Lo studio ha scoperto che la forma delle microplastiche gioca un ruolo importante nella velocità con cui affondano, soprattutto quando diventano più grandi. Le plastiche più piccole tendono a galleggiare insieme all’acqua, mentre quelle più grandi sono influenzate dalla loro forma, dimensione e condizioni del flusso dell’acqua. Oltre l’80 per cento della plastica introdotta nell’ambiente marino proviene da fonti interne, alimentando una grande spinta per trovare soluzioni a lungo termine per questo problema crescente. Le superfici dure nelle città facilitano il trasporto delle microplastiche nei fiumi e nei laghi, il che è dannoso per gli organismi e può anche influire sulla salute umana. “Pavimentazioni permeabili, giardini pluviali e canali vegetati potrebbero essere strategicamente implementati per ridurre il trasporto di microplastiche migliorando la filtrazione, intrappolando queste particelle prima che raggiungano gli scarichi pluviali”, ha affermato Alamdari. “La pendenza del terreno e la ruvidità delle superfici possono influenzare il modo in cui si muovono le microplastiche. Sapendo questo, gli urbanisti possono progettare spazi verdi e sistemi di acque piovane migliori per intrappolare le microplastiche”. (30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla