Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Antico pezzo di legno sepolto getta le basi per nuovo sistema di stoccaggio CO2

(27 Settembre 2024)

Roma –  Ispirati da un antico tronco sepolto, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo metodo per rimuovere e immagazzinare il carbonio atmosferico per centinaia di anni o più. Il team guidato dall’Università del Maryland ha pubblicato i propri risultati su Science. Si tratta di bloccare la biomassa legnosa in “cassaforti di legno”. L’approccio potrebbe fornire una soluzione conveniente per mitigare il cambiamento climatico. Raggiungere emissioni nette di anidride carbonica (CO2) pari a zero è fondamentale per combattere il cambiamento climatico, ma ridurre da solo le emissioni di combustibili fossili non è sufficiente per soddisfare gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Per raggiungere questi obiettivi, devono essere implementati metodi di rimozione dell’anidride carbonica (CDR), tra cui soluzioni ingegneristiche, come la cattura diretta dall’aria, e approcci basati sulla natura, come la riforestazione. Le foreste svolgono un ruolo cruciale nel discorso sul cambiamento climatico in quanto importanti pozzi di carbonio nei cicli naturali del carbonio, sequestrando il carbonio atmosferico tramite la fotosintesi. Tuttavia, il carbonio immagazzinato nel legno tramite questo ciclo naturale del carbonio viene spesso restituito rapidamente all’atmosfera a causa della decomposizione o della combustione della biomassa, lasciando un impatto netto minimo sul carbonio atmosferico. Non si sa se la biomassa legnosa che immagazzina carbonio possa essere conservata abbastanza a lungo (centinaia di anni o più) da avere un effetto apprezzabile sulla riduzione della CO2 antropogenica nell’atmosfera . Nel nuovo studio gli autori esplorano la fattibilità di una strategia CDR che prevede la sepoltura di legno di provenienza sostenibile in una struttura ingegnerizzata chiamata “caveau di legno” per prolungare la durata dello stoccaggio del carbonio prevenendone il decadimento e la decomposizione. Questo nuovo metodo è stato ispirato dalla scoperta di un tronco di cedro rosso orientale di 3775 anni straordinariamente conservato sepolto in un terreno argilloso nel Quebec, in Canada, una scoperta che dimostra il potenziale di stoccaggio del carbonio a lungo termine tramite la sepoltura del legno in determinati ambienti. Confrontando il tronco antico con un campione moderno della stessa specie, gli studiosi hanno scoperto che, nonostante fosse stato sepolto per quasi 4 millenni, il legno antico aveva perso solo fino al 5 per cento del suo carbonio, probabilmente a causa della bassa permeabilità e della natura anossica del terreno argilloso compatto in cui era stato sepolto. Utilizzando la modellazione del ciclo del carbonio e i dati forestali, gli autori stimano che fino a 10 gigatonnellate di CO2 potrebbero essere sequestrate annualmente tramite la sepoltura in legno, utilizzando alberi e residui di legno sottoutilizzati, come rifiuti di alberi urbani e sottoprodotti forestali derivanti dal diradamento commerciale. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla