Roma – Oltre tre quarti della nuova capacità di produzione di energia rinnovabile aggiunta lo scorso anno è risultata più economica dei combustibili fossili, a dimostrazione della competitività dell’energia solare, eolica e di altre fonti, secondo un rapporto pubblicato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA). Secondo il rapporto, lo scorso anno la nuova capacità di energia rinnovabile ha raggiunto il record di 473 gigawatt (GW), di cui 382 GW, ovvero l’81 per cento dei nuovi progetti di energia rinnovabile su scala industriale, hanno avuto costi inferiori rispetto alle alternative basate sui combustibili fossili. Ciò nonostante i prezzi dei combustibili fossili siano tornati a livelli prossimi a quelli storici dopo la crisi energetica del 2022, ha aggiunto il rapporto. Nel 2023, il costo medio ponderato globale dell’elettricità derivante dai nuovi progetti di energie rinnovabili commissionati per la maggior parte delle tecnologie è diminuito rispetto all’anno precedente: per l’energia solare fotovoltaica del 12 per cento, per l’energia eolica terrestre del 3 per cento, per l’energia eolica offshore del 7 per cento, per l’energia solare a concentrazione (CSP) del 4 per cento e per l’energia idroelettrica del 7 per cento, si legge nel rapporto. “L’energia rinnovabile rimane competitiva in termini di costi rispetto ai combustibili fossili. Il circolo virtuoso delle politiche di sostegno a lungo termine ha accelerato le energie rinnovabili. In cambio, la crescita ha portato a miglioramenti tecnologici e riduzioni dei costi. I prezzi delle energie rinnovabili non sono più una scusa, al contrario”, ha affermato il direttore generale di IRENA Francesco La Camera. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Crescita record delle energie rinnovabili alimenta la competitività sui costi
(24 Settembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla