Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Un buco nero ha “affamato” la sua galassia fino alla morte

(17 Settembre 2024)

Roma – Un buco nero supermassiccio ha privato la sua galassia del “carburante” necessario per formare nuove stelle, condannandola a morte. E’ quanto emerge da uno studio co-guidato dall’Università di Cambridge, pubblicato su Nature Astronomy. Gli autori hanno utilizzato il telescopio spaziale James Webb della NASA/ESA per osservare una galassia più o meno delle dimensioni della Via Lattea. Come la maggior parte delle grandi galassie, ha un buco nero supermassiccio al centro. Tuttavia, questa galassia è essenzialmente “morta”: ha per lo più smesso di formare nuove stelle. “Sulla base di osservazioni precedenti, sapevamo che questa galassia era in uno stato di estinzione: non sta formando molte stelle date le sue dimensioni, e ci aspettiamo che ci sia un collegamento tra il buco nero e la fine della formazione stellare”, ha affermato il coautore principale, il dott. Francesco D’Eugenio del Kavli Institute for Cosmology di Cambridge. “Tuttavia, fino a Webb, non eravamo stati in grado di studiare questa galassia in modo sufficientemente dettagliato per confermare quel collegamento, e non sapevamo se questo stato di estinzione fosse temporaneo o permanente”. Questa galassia, ufficialmente chiamata GS-10578 ma soprannominata “Galassia di Pablo” dal nome del collega che decise di osservarla in dettaglio, è enorme: la sua massa totale è circa 200 miliardi di volte la massa del nostro Sole e la maggior parte delle sue stelle si è formata tra 12,5 e 11,5 miliardi di anni fa. Utilizzando Webb, i ricercatori hanno scoperto che questa galassia sta espellendo grandi quantità di gas a velocità di circa 1.000 chilometri al secondo, che è abbastanza veloce da sfuggire all’attrazione gravitazionale della galassia. Questi venti in rapido movimento vengono “spinti” fuori dalla galassia dal buco nero. Come altre galassie con buchi neri in accrescimento, la “Galassia di Pablo” ha venti di gas caldo in rapida uscita, ma queste nubi di gas sono tenui e hanno poca massa. Webb ha rilevato la presenza di una nuova componente di vento, che non poteva essere vista con i telescopi precedenti. Questo gas è più freddo, il che significa che è più denso e, cosa fondamentale, non emette luce. Webb, con la sua sensibilità superiore, può vedere queste nubi di gas oscure perché bloccano parte della luce della galassia dietro di loro. La massa di gas espulsa dalla galassia è maggiore di quella di cui la galassia avrebbe bisogno per continuare a formare nuove stelle. In sostanza, il buco nero sta facendo “morire di fame” la galassia.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla