Lucrezia Parpaglioni

Riscaldamento globale, aumentano i rischi anche per i più ricchi

(13 Settembre 2024)

Roma – Sono le popolazioni più povere di tutto il mondo a sopportare i maggiori rischi economici derivanti dai cambiamenti climatici; tuttavia, il rischio per i più ricchi sta crescendo più rapidamente. Lo rivela un nuovo studio dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico, PIK, pubblicato su Nature Sustainability. I ricercatori hanno analizzato come gli eventi meteorologici irregolari, sempre più intensificati dal riscaldamento globale, influenzino la produzione e il consumo globale di diversi gruppi di reddito. Secondo i risultati, anche le economie in transizione, come il Brasile o la Cina, sono altamente vulnerabili a impatti gravi e a effetti commerciali negativi. Tra tutti i paesi, questi sono quelli che corrono i rischi maggiori a causa dei gravi impatti dovuti alla volatilità del clima e agli effetti negativi sul commercio. Con il continuo riscaldamento del pianeta, si prevede che questi rischi si aggraveranno nella maggior parte dei Paesi, con effetti a catena lungo le catene di approvvigionamento globali, con ripercussioni su beni e servizi in tutto il mondo. “Nei prossimi venti anni, i cambiamenti climatici aumenteranno i rischi economici derivanti da condizioni meteorologiche irregolari”, ha affermato Anders Levermann, scienziato del PIK. “I rischi maggiori rimangono per i più poveri in tutto il mondo, ma l’aumento del rischio economico è più forte per i ricchi, in Paesi come gli Stati Uniti e l’Unione Europea”, ha continuato Levermann. “I consumatori di tutto il mondo, indipendentemente dal loro reddito, dovranno quindi affrontare sfide crescenti a causa del riscaldamento globale, senza una transizione verso la neutralità del carbonio”, ha dichiarato Levermann. “Alla fine non saremo in grado di affrontare queste sfide”, ha avvertito Levermann. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.