Valentina Di Paola

Realizzata una batteria che funziona anche se viene tagliata

(13 Settembre 2024)

Roma –  Una pila super-resistente, capace di continuare a funzionare anche se piegata o rotta, potrebbe rivoluzionare l’utilizzo dei dispositivi alimentati a batteria. A compiere un significativo passo in questa direzione uno studio, pubblicato sulla rivista dell’America Chemical Society Energy Letters, condotto dagli scienziati dell’Università di Scienza e Tecnologia Elettronica della Cina. Il team, guidato da Liping Wang, ha progettato una batteria al litio-zolfo (Li-S) che presenta un catodo di solfuro di ferro migliorato. La maggior parte delle batterie ricaricabili che alimentano dispositivi portatili, come giocattoli, aspirapolvere portatili ed e-bike, spiegano gli esperti, utilizza la tecnologia agli ioni di litio, che però possono avere una durata breve e, in caso di danneggiamento, possono incendiarsi. I prototipi realizzati dal gruppo di ricerca, invece, restano stabili per oltre 300 cicli di carica-scarica, e, a seguito di una miglioria, gli scienziati hanno ottenuto una batteria che continua a fornire energia anche dopo essere stata piegata o tagliata.

 

Questa cella a sacchetto per batteria al litio-ferro-solfuro può essere piegata (immagine in alto) o tagliata (immagine in basso) e continuare a fornire energia.
Credito
Adattato da ACS Energy Letters 2024, DOI: 10.1021/acsenergylett.4c01907

 

Per rendere le batterie Li-S stabili ad alte temperature, gli studiosi hanno aggiunto uno strato di materiale tra il catodo e l’elettrolita per ridurre il rischio di corrosione senza compromettere funzionalità e prestazioni del dispositivo. I catodi sono stati quindi rivestiti di solfuro di ferro con polimeri diversi. I test iniziali hanno mostrato che l’acido poliacrilico (PAA) manteneva inalterate le capacità di scarica dell’elettrodo anche dopo 300 cicli. Successivamente, i ricercatori hanno incorporato un catodo di solfuro di ferro rivestito di PAA in un prototipo di progettazione di batteria, che includeva anche un elettrolita a base di carbonato, un foglio di metallo di litio come sorgente di ioni e un anodo a base di grafite. Non sono stati osservati decadimenti sostanziali per i primi cento cicli di carica-scarica. Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che la batteria continuava a funzionare anche se veniva tagliata a metà. La pila a bottone manteneva il 72 per cento delle capacità dopo 300 cicli. Infine, il team ha applicato il rivestimento polimerico a catodi realizzati con altri metalli, creando batterie al litio-molibdeno e al litio-vanadio. Nel complesso, questo lavoro potrebbe aprire la strada alla progettazione di batterie di futura generazione, più sicure, più durature e più efficienti.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).