Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Florida, i rifiuti umani hanno trasformato il lago Okeechobee in una distesa di alghe

(12 Settembre 2024)

Roma – I rifiuti di origine umana hanno trasformato il lago Okeechobee in Florida in una distesa di alghe. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Florida Atlantic University (FAU), pubblicato su Harmful Algae. Il lago Okeechobee è il lago più grande della Florida e il secondo più grande del sud-est degli Stati Uniti. Negli ultimi due decenni, fioriture di alghe verdi-azzurre (Microcystis) sono emerse nel lago e sono state riversate negli estuari urbani vicini, causando gravi problemi ambientali e di salute pubblica. L’eccesso di nutrienti provenienti da industrie, agricoltura e sviluppo urbano, in particolare azoto e fosforo, sono cause ben note di fioriture algali dannose in tutto il mondo. Storicamente, il lago Okeechobee è stato considerato compromesso dal solo fosforo, il che ha portato a sforzi mirati volti a ridurre il deflusso di fosforo da fonti agricole nel bacino idrografico. Il nuovo studio ora ha scoperto che per combattere le fioriture algali dannose nel lago Okeechobee è necessario gestire sia il fosforo che l’azoto, e che i rifiuti umani hanno avuto un ruolo nell’influenzare queste fioriture di Microcystis. I risultati sottolineano anche l’importanza degli eventi di precipitazioni estreme nel determinare queste grandi fioriture. “In base ai risultati del nostro studio, le strategie focalizzate solo sulla riduzione del fosforo non sono sufficienti”, ha affermato Brian Lapointe , Ph.D., autore senior e professore di ricerca presso la FAU Harbor Branch. “Per contrastare le fioriture tossiche di cianobatteri, dobbiamo ridurre sia l’azoto che il fosforo. Gestire entrambi i nutrienti è fondamentale a causa del loro impatto combinato, che spesso porta a fioriture algali dannose più gravi e persistenti. Nelle aree urbane come i bacini idrografici dei fiumi St. Lucie e Caloosahatchee, i rifiuti umani sono una delle principali fonti di questi nutrienti”.(30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla