Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuovo materiale permette di mantenere meglio il fresco in casa

(29 Agosto 2024)

Roma – Un materiale intelligente che adatta la sua trasparenza ai cambiamenti di temperatura, migliorando significativamente l’efficienza del raffreddamento degli spazi interni. E’ quanto sviluppato dai ricercatori della Rice University che hanno dettagliato i propri risultati in uno studio pubblicato su Joule. “Immaginate una finestra che diventa meno trasparente man mano che la giornata si riscalda, mantenendo gli interni freschi senza consumare energia”, ha affermato Sreehari Saju , uno studente di dottorato in scienza dei materiali e nanoingegneria presso la Rice, coautore principale dello studio. “La nostra formulazione sfrutta sia i componenti organici che inorganici per superare i limiti dei materiali termocromici esistenti, come la breve durata e i costi elevati. Inoltre, la risposta termica di questo materiale è ben adattata alle esigenze ambientali del mondo reale. Pensiamo che le finestre intelligenti realizzate con questo materiale potrebbero ridurre significativamente il consumo di energia negli edifici, con un impatto tangibile sia sui costi energetici che sull’impronta di carbonio”. I ricercatori hanno combinato metodi sperimentali con simulazioni computazionali per comprendere il comportamento del materiale in diverse impostazioni ambientali e architettoniche. Ad esempio, hanno valutato come il materiale si sarebbe comportato in specifiche aree urbane in tutto il mondo per avere un’idea del suo potenziale impatto quando distribuito su larga scala. “Il nostro approccio era unico perché richiedeva un equilibrio preciso di materiali e tecniche che non erano stati precedentemente esplorati in questa combinazione, offrendo un nuovo percorso per lo sviluppo di materiali intelligenti”, ha affermato Anand Puthirath , ricercatore scientifico nel gruppo di ricerca Ajayan e coautore principale dello studio. “Abbiamo condotto esperimenti completi per caratterizzare le proprietà del materiale, nonché test di stabilità ambientale e durata, dimostrando che la nostra miscela può superare le prestazioni dei termocromici esistenti”. I ricercatori hanno sintetizzato il materiale mescolando due polimeri con un tipo di sale e hanno lavorato per ottimizzare la composizione per ottenere transizioni fluide tra stati trasparenti e opachi con fluttuazioni di temperatura. Le loro scoperte mostrano che la nuova miscela termocromica non è solo altamente efficace nel regolare la radiazione solare, ma anche notevolmente durevole con una durata stimata di 60 anni. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla