Valentina Arcovio

I cani capiscono le parole digitate sui pulsanti di una soundboard

(28 Agosto 2024)

Roma – I pulsanti delle soundboard, che i cani spesso utilizzano nei popolari video su TikTok e Instagram, potrebbero effettivamente rappresentare un importante mezzo di comunicazione tra uomo e animale. Lo dimostra uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati dell’Università della California di San Diego. Il team, guidato da Federico Rossano, ha valutato l’effettiva comprensione dei pulsanti sonori utilizzati dai cani. I ricercatori hanno lavorato nell’ambito del più grande progetto longitudinale al mondo sugli animali domestici addestrati all’uso dei pulsanti sonori. L’autore principale, anche protagonista del documentario Netflix “Inside the Mind of a Dog”, sottolinea che questa ricerca costituisce solo una prima tappa nella più vasta indagine sulla comunicazione interspecie. Gli scienziati hanno seguito due esperimenti complementari. Nel primo set sono state coinvolte 30 famiglie con cani per testare le risposte degli animali alle pulsantiere sonore. Successivamente, gli studiosi hanno chiesto a 29 proprietari di cani di seguire un progetto di citizen science, conducendo gli esperimenti sulla base di una guida da remoto. La metodologia dello studio è stata rigorosamente pre-registrata, garantendo trasparenza e replicabilità. Stando a quanto emerge dall’indagine, i cani addestrati a usare le soundboard rispondevano in modo appropriato alle parole come “play” (giocare) e “outside” (fuori), indipendentemente dal fatto che i termini fossero pronunciati dal proprietario o da un’altra persona. I risultati dimostrano che i cani non stavano semplicemente “leggendo” il linguaggio del corpo o la presenza dei loro amici bipedi, ma erano in grado di elaborare le parole. “Il nostro lavoro – commenta Rossano – affronta lo scetticismo pubblico sul fatto che i cani capiscano davvero cosa significano i pulsanti. Abbiamo dimostrato che le parole sono importanti e che i nostri amici a quattro zampe rispondono alle parole stesse, non solo agli indizi ad esse associati”. “Stiamo solo scalfendo la superficie di questi aspetti – conclude Rossano – nei prossimi step cercheremo di capire come i cani comprendano l’utilizzo dei pulsanti, il significato e la sistematicità alla base delle sequenze che guidano la pressione delle tastiere. Studiare gli animali nel loro ambiente domestico fornisce una comprensione ecologicamente più valida delle loro capacità”. (30Science.com)

Valentina Arcovio