Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Kansas, siccità ha fatto crollare la produzione di grano ai livelli del Dust Bowl

(1 Agosto 2024)

Roma –  La produzione di grano invernale in Kansas è scesa nel 2022 e nel 2023 a tassi simili a quelli del Dust Bowl a causa di un evento prolungato di La Niña che ha provocato diffuse siccità primaverili e autunnali. E’ quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su “Science Advances” a firma di ricercatori guidati dalla Kansas State University. Con il termine Dust Bowl si indica una serie di tempeste di sabbia che colpirono gli Stati Uniti centrali e il Canada tra il 1931 e il 1939, causate da decenni di tecniche agricole inappropriate e dalla mancanza di rotazione delle colture. Il terreno fertile delle Grandi Pianure era infatti esposto ad arature profonde che finivano per distruggere l’erba che ne assicurava l’idratazione. Modellando le relazioni tra perdita di resa e abbandono delle colture, le analisi hanno rivelato come due anni di stress climatico senza precedenti abbiano provocato una drastica riduzione della produzione di grano nel cuore degli Stati Uniti. Nel 2022 e nel 2023, il cuore della produzione di grano degli Stati Uniti, che comprende Oklahoma, Nebraska e Kansas, ha sperimentato gravi siccità, accompagnate da significative perdite di resa del grano invernale e abbandono delle colture. Il Kansas, in particolare, ha sperimentato condizioni mai viste dal 1896. Successivamente, i tassi di produzione di grano invernale dello stato sono scesi a un livello paragonabile a quello osservato durante lo storico e devastante Dust Bowl degli anni ’30, che è stato a sua volta associato a persistenti condizioni simili a quelle di La Niña. Attraverso l’apprendimento automatico e l’analisi della teoria dei giochi, gli autori del nuovo studio hanno osservato che i modelli climatici estremi correlati a una fase prolungata di La Niña hanno causato una perdita del 37 per cento nella produzione complessiva di grano, rispetto al tasso medio dal 1981 al 2010. I loro modelli hanno ulteriormente districato i diversi modi in cui la siccità di ogni stagione ha influenzato in modo indipendente il calo della produzione di grano, valutando le relazioni tra le siccità primaverili e autunnali dal 1926 al 2023 in 105 contee. Nel complesso, i risultati hanno mostrato che le siccità primaverili (da marzo ad aprile) hanno influenzato prevalentemente la perdita di resa, mentre le siccità autunnali pre-stagionali hanno galvanizzato in modo significativo l’abbandono delle colture. Quest’ultimo risultato, notano gli autori, probabilmente deriva dal fatto che molte colture vengono piantate in autunno. In particolare, il modello ha identificato specificamente l’effetto di essiccazione di La Niña come fattore determinante per l’abbandono delle colture.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla