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Anche per le api, è fondamentale una dieta bilanciata

(29 Luglio 2024)

Roma – Un nuovo studio dell’Università Ebraica di Gerusalemme ha rivelato che una dieta bilanciata è essenziale per la salute ottimale e le prestazioni delle api mellifere, una specie chiave per l’impollinazione e la stabilità dell’ecosistema. Lo studio, pubblicato su Animal Behaviour e guidato da Sharoni Shafir della Facoltà di Agraria, Alimentazione e Ambiente Robert H. Smith, indaga come le api mellifere bilanciano il loro apporto nutrizionale per mantenere l’omeostasi e migliorare la forma fisica. I risultati indicano che una dieta sbilanciata con un elevato rapporto omega-6:3 (5:1) influisce significativamente sulla capacità delle api di allattare le larve, ritardando l’inizio dell’allattamento, riducendo la frequenza delle visite di allattamento e alterando l’attenzione data alle larve di età diverse.

Api operaie con codici a barre impegnate in comportamenti di allattamento Descrizione: Sotto luce rossa (utilizzata per filmare le api senza disturbarle), con un’ape con codice a barre come rilevato dal software di analisi delle immagini e il suo numero di identificazione personale che appare sullo schermo. Credito: Danny Minahan

Per testare questi effetti, api operaie adulte di un giorno sono state alimentate con una dieta bilanciata o una dieta sbilanciata per sette giorni. Le api sono state quindi rilasciate in un alveare comune, etichettate con codici a barre e filmate ininterrottamente per sei giorni. L’analisi ha rivelato che quelle con una dieta sbilanciata hanno mostrato un comportamento di allattamento ritardato e una ridotta efficienza nella cura delle larve, in particolare nella differenziazione tra larve di tre giorni e larve di quattro giorni.

Api nutrici con codice a barre che pattugliano l’area della covata. Credito: Danny Minahan

“Un’alimentazione equilibrata è fondamentale per le colonie di api mellifere, in quanto ha un impatto non solo sulla salute individuale, ma anche sull’efficienza complessiva e sulla sopravvivenza dell’alveare”, ha affermato il Prof. Shafir. “Il nostro studio sottolinea l’importanza di mantenere un rapporto omega-6:3 bilanciato nella dieta delle api mellifere per garantire che possano svolgere efficacemente i loro ruoli cruciali all’interno della colonia”.

Le implicazioni di questa ricerca sono di vasta portata, in particolare nei paesaggi coltivati ​​in cui la disponibilità di fonti di polline nutrizionalmente bilanciate può essere limitata. Il passaggio a un rapporto omega-6:3 più elevato in queste aree potrebbe rappresentare una minaccia significativa per le popolazioni di api, influenzando la loro salute, le loro capacità cognitive e la capacità di sostenere le loro colonie. “Questo studio apre nuove strade per ulteriori ricerche che collegano i comportamenti correlati alla forma fisica all’equilibrio nutrizionale nelle api mellifere”, ha aggiunto il Prof. Shafir. “Evidenzia inoltre la necessità di sforzi di conservazione per garantire che fonti di polline diverse e nutrizionalmente adeguate siano disponibili per questi impollinatori essenziali”.

La ricerca è in linea con i risultati più ampi di altre specie, dove è noto che gli squilibri nutrizionali influenzano la sopravvivenza, il successo riproduttivo e la salute della prole. Richiede una maggiore consapevolezza e misure per supportare le esigenze nutrizionali delle api mellifere, essenziali per il mantenimento delle loro popolazioni e dei vitali servizi di impollinazione che forniscono.(30Science.com)

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