Roma – La stretta vicinanza temporale tra la COP16 e la COP19 rappresentano una occasione forse unica per i politici mondiali per imprimere un nuovo corso alla lotta al cambiamento climatico. E’ quanto sostengono i rappresentanti dell’ente benefico internazionale per la conservazione ambientale ZSL e dei ricercatori della York University di Toronto in un articolo pubblicato sul Journal of Applied Ecology. leader mondiali si riuniranno più avanti quest’anno per due convention globali per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. A ottobre, si riunirà in Colombia la 16a conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP16). Una settimana dopo la sua chiusura a novembre, si riunirà in Azerbaigian la 29a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29). La professoressa Nathalie Pettorelli , ricercatrice presso l’Istituto di zoologia della ZSL, e una delle autrici, ha spiegato: “Abbiamo urgente bisogno di un approccio globale che affronti insieme la crisi della natura e quella climatica, perché sono intrinsecamente connesse. “Le prossime Conferenze delle Parti dell’UNFCCC Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e della CBD Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica rappresentano una chiara finestra politica per introdurre una struttura di governance formale che riunisca idee, persone, organizzazioni e processi necessari per unire i puntini su come stabilizzare il nostro clima e recuperare la nostra natura”. Ha aggiunto: “Con le agende politiche strettamente correlate delle prossime COP dell’UNFCCC e della CBD, i negoziatori hanno un’opportunità fondamentale per intraprendere un’azione coordinata, audace e trasformativa per fornire un approccio nuovo, più integrato e coerente per affrontare le crisi interconnesse della natura e del clima. L’urgenza è tale che entrambe le convenzioni devono lavorare insieme ora e sfruttare le numerose potenziali sinergie che abbiamo evidenziato tra le politiche sui cambiamenti climatici e sulla biodiversità per cambiare il corso dell’umanità verso un futuro sostenibile”. I rappresentanti di governo alla COP16 saranno incaricati di valutare lo stato di attuazione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, adottato nel 2022, che delinea un percorso affinché l’umanità viva in armonia con la natura entro il 2050, con obiettivi tra cui fermare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030. Le discussioni durante la COP29 saranno fondamentali per per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.(30Science.com)