Roma – I pigmenti blu venivano impiegati nell’arte sin dalla preistoria. Lo rivelano due studi guidati da ricercatori delle Università di Aarhus in Danimarca e di Glasgow in Scozia, pubblicati sulle riviste Antiquity e PLOS One. Tradizionalmente, si pensava che i pigmenti blu fossero assenti nell’arte rupestre del Paleolitico, con la loro prima attestazione che risale solo a circa 5.000 anni fa con la sintesi del blu da parte degli egizi. Il motivo principale era la rarità e la difficoltà di lavorazione del blu naturale, come l’indaco o il lapislazzuli. Tuttavia, lo studio pubblicato su Antiquity ha rivelato la presenza di azzurrite, un minerale blu naturale, su una pietra usata 13.000 anni fa in Germania, vicino a un accampamento di cacciatori-raccoglitori. Questo suggerisce che già in epoca paleolitica vi era almeno una sperimentazione con pigmenti blu, anche se forse utilizzati per pitture effimere come pittura corporea o su materiali deperibili. L’altro studio, descritto su PLOS One, ha analizzato pietre da macinare di 33.000 anni fa provenienti dalla Georgia, scoprendo fibre vegetali blu provenienti dalla pianta dell’indaco, il che indica che gli uomini del Paleolitico iniziavano a macinare piante che producevano coloranti blu, anche se non è chiaro se venissero effettivamente usati come pigmenti artistici. “La presenza del blu a Mühlheim-Dietesheim è una prova che gli uomini erano a conoscenza del pigmento, ma potrebbe essere stato usato per forme d’arte più effimere o per pittura corporea, non conservatasi nel tempo”, ha detto Izzy Wisher, archeologa dell’Università di Aarhus. “Si tratta di una cultura materiale perlopiù scomparsa, con pochi manufatti che riescono a superare la prova del tempo”, ha affermato Karen Hardy, dell’Università di Glasgow. In sintesi, il “blu” paleolitico rivela che gli antenati dell’uomo avevano già una sofisticata conoscenza dei pigmenti blu, ma l’uso artistico stabile di questo colore si sarebbe diffuso solo molto più tardi nella storia umana.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Il colore blu fu usato per la prima volta nel Paleolitico
(1 Ottobre 2025)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.