Roma – Una innovativa cella a combustibile potrebbe rendere possibile voli elettrici di lunga durata, attualmente non realizzabili con le comuni batterie. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) e pubblicato su Joule. La cella in questione produce energia elettrica venendo rifornita con sodio metallico liquido, un prodotto economico e ampiamente disponibile. In una serie di esperimenti con un prototipo di dispositivo, i ricercatori hanno dimostrato che questa cella può trasportare più di tre volte l’energia per unità di peso rispetto alle batterie agli ioni di litio utilizzate oggi in praticamente tutti i veicoli elettrici. I ricercatori prevedono che, per utilizzare questo sistema in un aereo, vengano creati dei pacchi contenenti pile di celle, simili a vassoi di cibo impilati in una mensa; il sodio metallico all’interno di questi pacchi verrebbe trasformato chimicamente mentre fornisce energia. Verrebbe anche emesso un flusso del suo sottoprodotto chimico che, nel caso di un aereo, verrebbe emesso dal retro, in modo simile ai gas di scarico di un motore a reazione. Ma c’è una differenza enorme: non ci sarebbero emissioni di anidride carbonica. Invece, le emissioni, costituite da ossido di sodio, assorbirebbero l’anidride carbonica dall’atmosfera. Questo composto si combinerebbe rapidamente con l’umidità presente nell’aria per produrre idrossido di sodio, un materiale comunemente usato come disgorgante, che a sua volta si combina con l’anidride carbonica per formare un materiale solido, il carbonato di sodio, che a sua volta forma il bicarbonato di sodio, altrimenti noto come bicarbonato di sodio. Come ulteriore vantaggio, se il prodotto finale, il bicarbonato di sodio, finisce nell’oceano, potrebbe contribuire a deacidificare l’acqua, contrastando un altro effetto dannoso dei gas serra. (AGI) Gianmarco Pondrano Altavilla

Una cella H modificata con elettrodi e una membrana ceramica conduttrice di ioni per condurre esperimenti con celle a combustibile sodio-aria.
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Gretchen Ertl