Valentina Arcovio

Tumori: Cipomo, 80% dei pazienti è seguito negli ospedali

(29 Maggio 2025)

Roma – “Collaborazione piena con l’oncologia universitaria, ma nel rispetto delle differenze e dei rispettivi ruoli”. È questo il messaggio del CIPOMO – Collegio Italiano dei Primari di Oncologia Medica Ospedaliera – in risposta alle recenti discussioni sul rapporto tra ospedale e università. “L’oncologia italiana ha radici ospedaliere – sottolinea il presidente Paolo Tralongo – e ancora oggi oltre l’80% dei pazienti viene preso in carico e seguito nei reparti ospedalieri”. L’oncologia ospedaliera, spiegano i Primari, è centrata sulla cura, sulla transizione ospedale-territorio, sulla sostenibilità del sistema e sull’appropriatezza degli interventi, ma ha anche un ruolo strategico nella formazione e nella ricerca. “Se la formazione teorica avviene in università, è in ospedale che i giovani oncologi vivono le emergenze, i turni di guardia, i casi reali – sottolinea segretario nazionale Giuseppe Aprile – ed è in queste strutture che si svolge gran parte della ricerca clinica indipendente e degli studi real-world”. Da qui la necessità, ribadita nel Manifesto CIPOMO, che le strutture ospedaliere siano dirette da medici oncologi con formazione clinica e manageriale. “Solo così è possibile garantire una governance efficace, partecipare alle reti oncologiche regionali e assicurare standard elevati di cura”. La conclusione è un invito alla sinergia. “Università e ospedale devono lavorare insieme, in un rapporto paritetico e complementare”, dice Tralongo. “Solo così l’oncologia potrà affrontare le nuove sfide di un sistema salute sempre più complesso”, conclude. (30Science.com)

Valentina Arcovio