Roma – Gli scienziati dell’Università del Surrey hanno sviluppato delle batterie ecologiche che non solo immagazzinano più energia, ma che “respirano”, catturando l’anidride carbonica (CO2). I ricercatori hanno dettagliato i loro risultati su Advanced Science. Finora, questo genere di batterie, chiamate batterie al litio-CO2 erano solo una teoria, avendo incontrato difficoltà in termini di efficienza: si usuravano rapidamente, non si ricaricavano più e facevano affidamento su materiali rari e costosi come il platino. Tuttavia, i ricercatori del Surrey hanno trovato un modo per superare questi problemi utilizzando un catalizzatore a basso costo chiamato fosfomolibdato di cesio (CPM). Utilizzando modelli computerizzati ed esperimenti di laboratorio, i test hanno dimostrato che questa semplice modifica ha permesso alla batteria di immagazzinare molta più energia, ricaricarsi con molta meno energia e funzionare per oltre 100 cicli. Se commercializzate, queste batterie potrebbero contribuire a ridurre le emissioni di veicoli e fonti industriali, e gli scienziati ipotizzano persino che potrebbero essere utilizzate su Marte, dove l’atmosfera è composta al 95 per cento da CO2. Il dott. Siddharth Gadkari, docente di ingegneria dei processi chimici presso l’Università del Surrey e autore corrispondente dello studio, ha affermato: “C’è una crescente necessità di soluzioni di accumulo di energia che supportino la nostra spinta verso le energie rinnovabili e che affrontino al contempo la crescente minaccia del cambiamento climatico. Il nostro lavoro sulle batterie al litio-CO2 rappresenta un potenziale punto di svolta nel trasformare questa visione in realtà”.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Sviluppate innovative batterie che “respirano” la CO2
(20 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla