Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Rispettando gli accordi di Parigi sul clima, si potrebbe salvare il doppio di ghiacciai

(29 Maggio 2025)

Roma – Rispettando il limite di riscaldamento globale di +1.5 °C previsto dagli accordi di Parigi, si avrebbe la possibilità di salvare una massa doppia di ghiacciai rispetto a uno scenario in cui il mondo si avviasse verso un climate change più significativo. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato da un team internazionale di ricerca e pubblicato su Science. In ogni caso – spiegano gli autori – anche se le temperature globali si stabilizzassero all’attuale livello di riscaldamento di 1,2 °C, si stima che il 39 per cento della massa glaciale globale andrebbe comunque perso rispetto ai livelli del 2020, contribuendo di oltre 10 centimetri all’innalzamento globale del livello del mare.

In tutti gli scenari esaminati dagli studiosi i ghiacciai perdono massa rapidamente nel corso di decenni e poi continuano a sciogliersi a un ritmo più lento per secoli, anche senza ulteriore riscaldamento. Questa risposta a lungo termine significa che i ghiacciai continueranno a risentire degli effetti del calore attuale per molto tempo, ritirandosi gradualmente verso altitudini più elevate prima di raggiungere un nuovo equilibrio. “Uno dei punti di forza principali del nostro studio è che siamo stati in grado, per la prima volta, di proiettare l’evoluzione dei ghiacciai globali su scale temporali pluricentenarie, e lo abbiamo fatto utilizzando otto modelli invece di uno o due”, spiega Harry Zekollari, coautore dello studio, “La maggior parte degli studi sui ghiacciai si ferma al 2100, il che è problematico quando si simula l’impatto a lungo termine delle attuali politiche climatiche, data la risposta a lungo termine dei ghiacciai nel tempo”. Ad esempio, mentre studi limitati all’anno 2100 stimano che circa il 20 per cento della massa glaciale odierna andrà perduta indipendentemente dal riscaldamento futuro, il nuovo studio rivela che, nelle condizioni attuali e considerando scale temporali pluricentenarie, ne scomparirebbe quasi il doppio.(30Science.com)

 

Gianmarco Pondrano d'Altavilla