Roma – Rispettando il limite di riscaldamento globale di +1.5 °C previsto dagli accordi di Parigi, si avrebbe la possibilità di salvare una massa doppia di ghiacciai rispetto a uno scenario in cui il mondo si avviasse verso un climate change più significativo. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato da un team internazionale di ricerca e pubblicato su Science. In ogni caso – spiegano gli autori – anche se le temperature globali si stabilizzassero all’attuale livello di riscaldamento di 1,2 °C, si stima che il 39 per cento della massa glaciale globale andrebbe comunque perso rispetto ai livelli del 2020, contribuendo di oltre 10 centimetri all’innalzamento globale del livello del mare.
- Il ritiro dei ghiacciai è un fenomeno globale. Il ghiacciaio Chandran in India è un esempio lampante di cambiamento glaciale in Asia. Credito Alexandra von der Esch / ETH Zurigo
- Questo grafico illustra la perdita di massa glaciale in tutto il mondo con l’aumento delle temperature globali. Mostra che un numero maggiore di ghiacciai, in particolare in Asia e Nuova Zelanda, potrebbe essere preservato se il riscaldamento globale fosse limitato a 1,5 °C rispetto al percorso di 2,7 °C previsto dalle attuali politiche. Ogni cerchio rappresenta la percentuale di massa glaciale che si prevede andrà persa anche se le temperature rimanessero al livello attuale di +1,2 °C (segmento blu). Le linee colorate indicano l’ulteriore perdita a lungo termine prevista se il riscaldamento continua. Credito ETH Zurigo e Vrije Universiteit Brussel
- In Svizzera, il complesso glaciale Morteratsch-Pers si sta rapidamente ritirando. Questa grotta di ghiaccio, formatasi nel 2023, segna una porta glaciale da cui fuoriesce l’acqua di disgelo. Senza un’azione decisa per il clima, i ghiacciai svizzeri potrebbero scomparire completamente entro il 2100. Credito Lander Van Tricht / ETH Zurigo e Vrije Universiteit Brussel
In tutti gli scenari esaminati dagli studiosi i ghiacciai perdono massa rapidamente nel corso di decenni e poi continuano a sciogliersi a un ritmo più lento per secoli, anche senza ulteriore riscaldamento. Questa risposta a lungo termine significa che i ghiacciai continueranno a risentire degli effetti del calore attuale per molto tempo, ritirandosi gradualmente verso altitudini più elevate prima di raggiungere un nuovo equilibrio. “Uno dei punti di forza principali del nostro studio è che siamo stati in grado, per la prima volta, di proiettare l’evoluzione dei ghiacciai globali su scale temporali pluricentenarie, e lo abbiamo fatto utilizzando otto modelli invece di uno o due”, spiega Harry Zekollari, coautore dello studio, “La maggior parte degli studi sui ghiacciai si ferma al 2100, il che è problematico quando si simula l’impatto a lungo termine delle attuali politiche climatiche, data la risposta a lungo termine dei ghiacciai nel tempo”. Ad esempio, mentre studi limitati all’anno 2100 stimano che circa il 20 per cento della massa glaciale odierna andrà perduta indipendentemente dal riscaldamento futuro, il nuovo studio rivela che, nelle condizioni attuali e considerando scale temporali pluricentenarie, ne scomparirebbe quasi il doppio.(30Science.com)