Roma – I nostri suoli si stanno lentamente ma costantemente saturando di microplastiche che entrano poi in coltivazioni come l’insalata. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato dalla Murdoch University e pubblicato su Environmental Sciences Europe. Gli autori hanno scoperto che i terreni agricoli contengono ormai circa 23 volte più microplastiche degli oceani. “Queste microplastiche – ha affermato Joseph Boctor, che ha guidato la ricerca – stanno trasformando i terreni destinati alla produzione alimentare in un pozzo di plastica”. Sia le microplastiche che le nanoplastiche sono state trovate nelle lattughe, nel grano e nelle carote. Per affrontare questa crisi, Boctor sta lavorando insieme ai suoi colleghi del Bioplastics Innovation Hub per creare un tipo di plastica che non sia solo sicura, ma che si decomponga anche nel suolo, nella terra e nell’acqua, senza lasciare traccia. Un’innovazione attualmente in fase di sviluppo è il progetto Smart Sprays, che dimostrerà e testerà uno spray per il terreno non tossico, a base di bioplastica, che forma una barriera idrica per raccogliere l’acqua piovana e ridurre l’evaporazione, così da sostituire la pacciamatura effettuata con altri pezzi di plastica. La speranza è che, attraverso il lavoro dell’Hub, si possa introdurre sul mercato una plastica ecologica che ridurrà al minimo e alla fine annullerà completamente la necessità di una produzione di plastica non sostenibile in tutto il mondo.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Ora anche le insalate sono state raggiunte dall’inquinamento da microplastiche
(27 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla