Roma – L’impatto dell’agricoltura sulla biodiversità degli insetti – e di quelli impollinatori in particolar modo – sarebbe ancora più drammatico di quanto si pensasse in precedenza. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Julius-Maximilians-Universität Würzburg (JMU) e pubblicato su Proceedings of the Royal Society of London B Biological Sciences. I risultati si basano su un’analisi di dati relativi a specie di insetti appartenenti a 400 famiglie raccolti in un’ampia gamma di habitat in Baviera. I campioni sono stati raccolti utilizzando trappole per insetti sia in aree agricole che in habitat naturali. Il materiale genetico degli animali è stato esaminato utilizzando il metabarcoding del DNA, un metodo che consente la rapida identificazione di tutte le specie presenti in un dato campione. Per l’analisi, i ricercatori hanno utilizzato strumenti statistici appositamente progettati, ottimizzati per le proprietà uniche dei dati del metabarcoding, ottenendo risultati più precisi. I ricercatori hanno identificato un calo fino al 44 per cento della diversità totale delle specie di insetti nei paesaggi agricoli. Ma non è tutto: per la prima volta, i nuovi metodi hanno anche rivelato una perdita di quasi il 30 per cento nella diversità evolutiva, ovvero la gamma di relazioni evolutive tra le specie. Ciò suggerisce che studi precedenti abbiano probabilmente sottostimato l’impatto dell’agricoltura sulla biodiversità degli insetti, per due motivi principali. In primo luogo, perché la completezza del campionamento delle comunità di insetti nei paesaggi agricoli è molto più elevata, il che fa apparire le differenze più piccole di quanto non siano in realtà. In secondo luogo, perché finora erano disponibili pochi dati sulla diversità filogenetica, o evolutiva, a questa scala. Il nuovo metodo consente ai ricercatori di catturare sistematicamente questa dimensione della biodiversità, spesso trascurata, e anch’essa mostra perdite significative. La Dott.ssa Mareike Kortmann, autrice principale dello studio ha affermato: “Questo studio sottolinea l’urgente necessità di un uso del suolo attento alla biodiversità. Un continuo declino della diversità degli insetti potrebbe avere conseguenze di vasta portata sulla salute e la stabilità degli ecosistemi”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
L’impatto dell’agricoltura sugli impollinatori è più drammatico di quanto si pensasse
(8 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla