Roma – Con l’agricoltura verticale si può aumentare la produzione e al contempo ridurre l’impatto ambientale di un’ampia varietà di prodotti tra cui la carne coltivata. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’ Università Tecnica di Monaco (TUM) e pubblicato su PNAS Nexus. La ricerca offre approfondimenti sul potenziale di vari gruppi alimentari in un sistema di agricoltura verticale a 10 strati: cereali, alghe, funghi, insetti, pesce e carne coltivata. Rispetto alle colture in pieno campo, con l’agricoltura verticale si può aumentare la resa proteica per superficie di quasi trecento volte per i cereali e di oltre 6.000 volte per funghi e insetti. In tutti i gruppi alimentari, l’agricoltura in ambiente controllato riduce l’uso del suolo ed elimina la necessità di misure contro le malattie come pesticidi e antibiotici. Nel complesso i risultati dello studio mostrano che questo aumento della resa e il non utilizzo di pesticidi o antibiotici attraverso sistemi di agricoltura in ambiente controllato offrono considerevoli vantaggi in termini di impatto ambientale. “L’agricoltura in ambiente controllato – concludono i ricercatori – può rivoluzionare la produzione alimentare. Tuttavia, sono necessari progressi tecnologici, ricerca interdisciplinare per affrontare le questioni energetiche, incentivi politici e coinvolgimento del pubblico per realizzarne appieno il potenziale”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
L’agricoltura verticale riduce l’impatto ambientale anche della carne coltivata
(6 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla