Roma – ENEA sarà ancora il punto di contatto nazionale per le azioni di coordinamento e supporto al recepimento delle due Direttive europee “Efficienza Energetica” (EED) e “Prestazione Energetica nell’Edilizia (EPBD). Insieme ai referenti nazionali dei 27 Paesi membri UE (più la Norvegia), ENEA supporterà ministeri e agenzie nella predisposizione del quadro necessario al recepimento delle due direttive, in base a quanto previsto dai progetti Concerted Action EED (CA EED) e Concerted Action EPBD (CA EPBD). I due progetti, rispettivamente al quarto e al sesto ciclo di finanziamento da parte della Commissione europea, coinvolgono da quasi 20 anni più di 100 esperti ENEA e per i lavori della CA EPBD anche tecnici del CTI (Comitato Termotecnico Italiano). Nello specifico sono previste ‘azioni concertate’ come riunioni plenarie annuali e workshop nei quali circa 120 rappresentanti dei diversi Paesi si confrontano in sessioni di lavoro tematiche, avvalendosi anche dei risultati emersi dai questionari somministrati agli esperti degli Stati membri. “Entrambe le iniziative sono state lanciate per creare un forum di rilievo dove i rappresentanti degli Stati membri incaricati dell’attuazione delle direttive possano condividere approcci e soluzioni, apprendere gli uni dagli altri e replicare le buone pratiche adottate in altri Paesi”, spiega Chiara Martini del Laboratorio ENEA Efficienza energetica nei settori economici e referente per il progetto CA EED. “Questo confronto è per l’Italia una preziosa fonte di informazioni, utile per il processo di policy making nazionale ma anche per lo scambio di competenze tecnico-scientifiche”, prosegue Martini. Le riunioni plenarie del primo semestre 2025 si sono svolte a Berlino per la EED e a Budapest per la EPBD. Nell’incontro di Berlino, i temi trattati hanno spaziato dalla qualificazione dei professionisti in ambito energetico ad aspetti più tecnici come il ruolo del calore di scarto nell’industria e la riqualificazione degli edifici pubblici. Nel meeting di Budapest si è invece discusso di traiettorie e standard minimi di prestazione energetica (MEPS – Minimum Energy Performance Standards), che impongono la ristrutturazione del 15% degli edifici con le peggiori prestazioni energetiche in ogni Paese. “Il dibattito si è focalizzato sulle esenzioni per edifici storici, sociali o di piccole dimensioni, proponendo formule parziali o condizionate per alleggerire gli obblighi di efficientamento, senza perdere di vista gli obiettivi climatici al 2050”, spiega Gabriella Azzolini del Laboratorio ENEA Supporto attività programmatiche per l’efficienza energetica e referente per il progetto CA EPBD. “In particolare, per gli edifici storici è stata evidenziata la necessità di approcci graduali e flessibili, in grado di bilanciare tutela e riqualificazione”, conclude la ricercatrice. In questo contesto, l’Italia ha ricevuto un riconoscimento ufficiale nell’ambito CA EED per aver contributo attivamente ai lavori, condividendo buone pratiche e casi studio nazionali.(30Science.com)

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Enea punto di contatto nazionale per recepimento direttiva efficienza energetica
(22 Maggio 2025)

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