Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Droni e genetica insieme per sviluppare un grano resistente alle siccità

(29 Maggio 2025)

Roma – Un nuovo studio condotto da ricercatori della Facoltà di Agraria, Alimentazione e Ambiente dell’Università Ebraica e del Volcani Institute mostra come l’utilizzo di droni dotati di telecamere avanzate, in grado di rilevare sia il calore che la luce, possa aiutare gli scienziati a valutare meglio come le piante di grano coltivate in campo affrontano i cambiamenti climatici. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Computers and Electronics in Agriculture. Sorvolando con i droni centinaia di varietà di grano, i ricercatori hanno potuto stimare caratteristiche chiave come l’efficienza con cui le piante respirano attraverso le foglie, la loro abbondanza e la quantità di clorofilla presente. Hanno quindi abbinato queste caratteristiche a geni specifici del grano, identificando marcatori genetici associati a migliori prestazioni in condizioni normali e secche. Questo approccio semplifica l’individuazione e lo sviluppo di varietà di grano più resilienti alle sfide climatiche, contribuendo a garantire la futura sicurezza alimentare. “Fino ad ora, misurare la conduttanza stomatica, ovvero la capacità della pianta di regolare l’acqua, era un processo lento e richiedeva strumenti manuali”, ha affermato Roy Sadeh, primo autore dello studio . “Questo approccio basato sui droni offre un nuovo modo rapido ed efficace per identificare le piante resistenti alla siccità, senza toccarle.” I risultati offrono un percorso pratico per i coltivatori che desiderano sviluppare un grano ad alte prestazioni e resiliente al clima. L’integrazione della tecnologia dei droni con l’analisi genetica potrebbe accelerare drasticamente il miglioramento genetico, aiutando l’agricoltura a tenere il passo con la domanda alimentare globale e le mutevoli condizioni ambientali.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla