Roma – Un team di ricerca guidato dall’Università di Adelaide, Australia, ha sviluppato due sistemi unici, efficienti dal punto di vista energetico e convenienti, che sfruttano l’urea presente nell’urina e nelle acque reflue per generare idrogeno (H2). I loro risultati sono stati dettagliati su Angewandte Chemie International Edition e su Nature Communications . Produrre idrogeno dall’urea pura non è una novità, ma il team ha scoperto dei processi più accessibili ed economici che utilizzano l’urina come fonte alternativa all’urea pura. L’urina o l’urea possono provenire da acque reflue fognarie e da altre acque reflue ad alto contenuto di azoto. L’urina in un sistema elettrocatalitico, tuttavia, presenta un problema. Gli ioni cloruro presenti nell’urina innescano una reazione che genera cloro, causando la corrosione irreversibile dell’anodo del sistema, dove si verificano ossidazione e perdita di elettroni. Ma gli studiosi sono riusciti a far fronte alla questione. “Nel primo sistema – spiegano i ricercatori – abbiamo sviluppato un sistema di elettrolisi dell’urea innovativo e altamente efficiente, senza membrana, per la produzione di idrogeno a basso costo. In questo secondo sistema, abbiamo sviluppato un nuovo meccanismo di ossidazione mediato dal cloro che utilizza catalizzatori a base di platino su supporti di carbonio per generare idrogeno dall’urina”. Gli autori ritengono che i loro sistemi se scalati offriranno una alternativa valida e competitiva alla produzione di idrogeno dall’acqua. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Dall’urina una rivoluzione per la produzione dell’idrogeno
(12 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla