Lucrezia Parpaglioni

Prima prova di lampo gamma scatenato dalla collisione di un fulmine

(22 Maggio 2025)

Roma – Documentata la prima osservazione multisensore di un intenso lampo gamma terrestre, TGF, associato alla collisione di due percorsi di fulmini durante un temporale a Kanazawa, in Giappone. A farlo uno studio condotto da Yuuki Wada e Harufumi Tsuchiya, dell’Università di Osaka, pubblicato su Science Advances.

Schema di un lampo gamma terrestre discendente associato alla collisione di galassie leader.
Credito
Yuuki Wada

I ricercatori hanno utilizzato un sistema multisensore avanzato che ha registrato simultaneamente radiazioni ottiche, a radiofrequenza e ad alta energia, osservando due scariche elettriche: una discendente dalla nube temporalesca verso una torre di trasmissione e una ascendente in direzione opposta. Il lampo gamma è stato rilevato 31 microsecondi prima della collisione dei due percorsi, con un’esplosione durata 20 microsecondi dopo l’incontro, generando una scarica di -56 kA. Questa scoperta conferma che la collisione dei percorsi di scarica crea un campo elettrico altamente concentrato che accelera elettroni a velocità prossime a quella della luce, spiegando come i fulmini possano generare raggi gamma, fenomeni tipicamente associati a eventi cosmici estremi. Lo studio supporta teorie emergenti sulla dinamica dei fulmini guida e sul ruolo di processi come la fuga termica o il feedback relativistico nelle esplosioni di radiazioni atmosferiche. L’osservazione multisensore rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dei processi ad alta energia nell’atmosfera terrestre, con potenziali implicazioni per migliorare la sicurezza di infrastrutture esposte a fenomeni atmosferici estremi.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.