Roma – Le uova che cadono di lato sono associate a un rischio inferiore di rottura rispetto al caso in cui cadano verticalmente. Questo bizzarro risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Communications Physics, condotto dagli scienziati del Massachusetts Institute of Technology. Il team, guidato da Tal Cohen, Hudson Borja da Rocha e S. Kiana Naghibzadeh, ha valutato le capacità di resistenza del guscio dell’uovo, in relazione alle dinamiche di cadute. I ricercatori si sono basati sul noto obiettivo della “egg drop challenge”, un comune esperimento scolastico che sfida gli alunni a lasciar cadere un uovo cercando di evitarne la rottura. Gli autori hanno condotto una serie di 180 test di caduta per confrontare il modo in cui le uova di gallina si rompono quando orientate verticalmente o di lato.
- Alcune uova dall’esperimento di fronte alla Great Dome del MIT. Credito: Tal Cohen et al.
- Un uovo rotto dopo una prova statica orizzontale. Questa è una parte della Figura S1, tratta dalle informazioni supplementari. Crediti: Tal Cohen et al./Scientific Reports
- Un uovo rotto dopo un test statico verticale. Questa immagine è tratta dalla Figura S1, tratta dalle informazioni supplementari. Crediti: Tal Cohen et al./Scientific Reports
- Il primo autore Antony Sutanto prende le misure delle uova prima di eseguire i test dinamici di caduta delle uova. Crediti: Scientific Reports
Le uova sono state lasciate in balia della gravità da tre diverse altezze: otto, nove e dieci millimetri. Stando a quanto emerge dall’indagine, le uova cadute verticalmente tendevano a rompersi a un’altezza inferiore. In particolare, oltre il 50 per cento delle uova del gruppo a otto millimetri non restavano integre, mentre quelle che raggiungevano la superficie dura con un orientamento orizzontale si rompevano meno del 10 per cento delle volte. Il test di compressione ha rivelato inoltre che le uova sono più flessibili attorno al loro equatore e quindi in grado di assorbire più energia in questo orientamento prima di rompersi. Le uova, aggiungono gli esperti, sembrano più rigide quando compresse verticalmente, ma questo non significa necessariamente che siano anche più resistenti in quella direzione. Nei prossimi approfondimenti, concludono gli autori, sarà interessante esplorare l’applicazione di questi risultati a scenari ingegneristici, ad esempio per studiare la risposta delle strutture ai carichi dinamici.(30Science.com)