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ISS e gruppo Siad realizzeranno nuova biobanca per la ricerca traslazionale e lo sviluppo sostenibile

(29 Maggio 2025)

Roma – ViVa, una delle biobanche di ricerca più grandi di Italia: 700 metri quadri dove verranno conservati fino a 5 milioni di campioni biologici, inclusi campioni umani, animali ed ecologici. Un progetto ambizioso che stabilisce degli standard elevati sia per quanto riguarda la lavorazione e la conservazione dei campioni biologici, sia sul fronte della sostenibilità. A realizzarla sarà l’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Gruppo SIAD, di cui fa parte Medigas, azienda con vent’anni di esperienza nella progettazione di laboratori per la conservazione dei campioni. Il progetto è stato presentato nell’ambito della European Biobank Week, evento internazionale di riferimento per la comunità delle biobanche che si concentra sulle ultime novità, innovazioni e ricerca nel campo del biobanking, che si è tenuto a Bologna dal 13 al 16 maggio 2025.

Le biobanche sono unità di servizio, senza scopo di lucro, finalizzate alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico utilizzato per diagnosi, per studi sulla biodiversità e per ricerca. La conservazione dei campioni avviene grazie al congelamento a una temperatura che va dai -150 ai -190°C. Alcuni campioni biologici, che per la loro delicatezza non potrebbero sopportare temperature così basse, vengono conservati ad una temperatura che va da +4 a -20°C, fino a -80°C.

ViVa ha delle caratteristiche che la rendono unica. Saranno realizzati tre laboratori all’avanguardia che forniranno aree sicure e confortevoli per le attività di biobanking. L’infrastruttura avrà spazi modulari e flessibili per far fronte alla futura espansione della sua capacità di biobanking e garantirà sistemi di sicurezza completi per proteggere l’integrità dei campioni e dei dati, nonché la sicurezza degli operatori. La sostenibilità sarà garantita da sistemi innovativi a basso consumo energetico e da tecnologie di gestione intelligenti progettate per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Inoltre, la biobanca dell’ISS comprende tre aree di stoccaggio: una per la conservazione dei campioni storici, una per le nuove collezioni e una terza che fungerà da unità di disaster recovery a supporto di altre biobanche italiane.

La biobanca ViVa mira a favorire la ricerca traslazionale, trasformando la ricerca di base in applicazioni cliniche e supportando studi su campioni umani, animali o ambientali (come acqua, aria e cibo), adottando l’approccio integrato “One Health” che è al centro della ricerca dell’ISS. L’obiettivo della biobanca è favorire l’innovazione e la sostenibilità, promuovendo la prevenzione, la diagnosi e la terapia, e migliorando la salute pubblica.

Innovativo e all’avanguardia è anche il processo di co-creazione con cui è stata progettata la biobanca: gli operatori sono stati coinvolti nelle diverse fasi e le soluzioni adottate sono state sviluppate a partire dai loro feedback. Il benessere dei ricercatori è garantito dai materiali scelti per la realizzazione degli ambienti: per esempio, i pavimenti sono realizzati con materiali dalle proprietà antivirali, antibatteriche e antinquinanti e nei locali è usata l’illuminazione con efficacia biologica, studiata per sostenere le necessità visive, emotive e biologiche delle persone, seguendo il ritmo circadiano. Il progetto esemplifica un’infrastruttura sostenibile, in linea con gli obiettivi globali di salute, innovazione, crescita economica e sostenibilità ambientale.(30Science.com)

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