Valentina Di Paola

Avere un cane è davvero come avere un figlio, ma è più facile

(22 Maggio 2025)

Roma – I cani possono offrire l’opportunità di soddisfare un istinto di accudimento simile alla genitorialità, ma con meno esigenze rispetto all’allevamento della prole biologica, il che potrebbe spiegare l’aumento delle adozioni di amici a quattro zampe in correlazione al calo delle nascite. Questa curiosa correlazione emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista European Psychologist, condotto dagli scienziati dell’Università Eötvös Loránd. Il team, guidato da Laura Gillet, ha analizzato i ruoli mutevoli dei cani all’interno delle moderne strutture familiari, e come siano influenzati dalle norme culturali e dalle circostanze individuali. In molte realtà caratterizzate da redditi medi più elevati, spiegano gli esperti, come gran parte dell’Europa, del Nord America e dell’Asia orientale, stanno sperimentando una fecondità al di sotto del tasso di sostituzione, dando alla luce meno figli del necessario per il mantenimento della popolazione nel tempo. Allo stesso tempo, però, tra una su quattro e una su due famiglie possiede almeno un cane, considerato a tutti gli effetti un membro della famiglia. I ricercatori sostengono che gli amici a quattro zampe possano rappresentare un compromesso appagante, soddisfacendo un impulso geneticamente radicato a nutrire e formare legami sociali senza investire le ingenti risorse necessarie per crescere la prole biologica. Gli autori sostengono che le capacità cognitive e l’adattabilità alla comunicazione umana consentano ai cani di manifestare un’ampia gamma di comportamenti sociali, spesso paragonabili a quelli dei bambini preverbali. Inoltre, alcuni esemplari possono sembrare indifesi, innocui e innocenti, proprio come i bambini piccoli. “Contrariamente a quanto si possa pensare – afferma Eniko Kubinyi, altra firma dell’articolo – solo una minoranza di proprietari di cani tratta effettivamente i propri animali domestici come bambini. Nella maggior parte dei casi, questi animali vengono selezionati proprio perché non sono come bambini, e ne vengono riconosciute le esigenze specifiche di specie”. Nel considerare il benessere animale, però, è fondamentale ricordare che desideri ed esigenze di un cane non sempre coincidono con le aspettative dei proprietari. Trattare i cani come sostituti dei bambini e ricercare in loro tratti estremamente infantili solleva diverse preoccupazioni etiche, come l’allevamento intensivo di alcune razze o l’adozione di comportamenti che possono provocare problemi emotivi e comportamentali nel cane. “Le pratiche di allevamento di cani – concludono gli autori – assumono molteplici forme. Gli animali possono fungere da pre-figli, fratellini pelosi o semplicemente amici a quattro zampe con cui instaurare un legame unico. I ruoli mutevoli che gli animali da compagnia, compresi i cani, svolgono nella vita umana stanno ridefinendo il concetto di famiglia e mettono sicuramente in discussione il nostro stile di vita moderno, caratterizzato da una crescente solitudine e da un indebolimento dei legami sociali”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).