Roma – L’indebolimento della Atlantic Meridional Overturning Circulation, o AMOC, ha influenzato fino al 50 per cento degli eventi di inondazione costiera lungo il Nord-est degli Stati Uniti dal 2005 al 2022. Questo il dato che emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati dell’University Corporation for Atmospheric Research e della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Il team, guidato da Liping Zhang, ha sviluppato modelli avanzati per valutare la frequenza delle inondazioni regionali. Allo stesso tempo, i ricercatori hanno elaborato delle previsioni fino a tre anni nel futuro.
- Variazioni multidecennali del livello del mare lungo l’USNEC in osservazione e rianalisi GFDL Credito Zhang et al., Sci. Avv. 11, numero 4419 (2025)
- Variazioni multidecennali del livello del mare lungo l’USNEC in osservazione e rianalisi GFDL Credito Zhang et al., Sci. Avv. 11, numero 4419 (2025)
L’AMOC, spiegano gli esperti, è il Capovolgimento Meridionale della Circolazione Atlantica, ed è un sistema di correnti oceaniche che trasporta acqua calda dall’equatore verso l’Artico e acqua fredda dal polo verso l’equatore, influenzando notevolmente il clima mondiale, in particolare quello europeo. Stando a quanto emerge dall’indagine, il suo indebolimento potrebbe essere responsabile fino al 50 per cento del totale degli eventi alluvionali lungo la costa nord-orientale degli Stati Uniti. “L’innalzamento del livello del mare – sostengono gli autori – rappresenta una delle sfide più urgenti e socialmente rilevanti, con il continuo riscaldamento climatico. Le inondazioni lungo la costa nord-orientale hanno il potenziale di rimodellare l’ambiente costiero, spostando le isole barriera e danneggiando habitat cruciali per il sostentamento della fauna selvatica”. L’AMOC è influenzata sia dal riscaldamento globale che dalla variabilità interna, tuttavia, la misura in cui l’indebolimento del sistema ha alterato la frequenza delle inondazioni lungo le coste statunitensi non era stata ancora quantificata. Nell’ambito dell’indagine, il gruppo di ricerca ha integrato le osservazioni dei mareografi da prima del 1920 al 2022 con un modello oceanico globale, il che ha mostrato come le tendenze dell’AMOC influenzano il cambiamento regionale del livello del mare. Successivamente, gli studiosi hanno utilizzato un sistema di previsione multidecennale, ridimensionato a livello regionale e ad alta risoluzione spaziale, per definire l’impatto dell’AMOC sugli eventi di alluvione e inondazione dal 2005 al 2022. I risultati suggeriscono che, senza il cambiamento del livello del mare correlato all’AMOC, dal 20 al 50 per cento degli episodi non si sarebbe verificato. In altre parole, il cambiamento del livello del mare indotto dall’AMOC ha contribuito a un massimo di 8 giorni di alluvione all’anno durante l’arco di tempo considerato. L’approccio si è dimostrato infine in grado di prevedere la frequenza delle alluvioni sulla costa fino a tre anni nel futuro. (30Science.com)