Valentina Di Paola

Per un invecchiamento sano, la qualità dei carboidrati conta

(16 Maggio 2025)

Roma – L’assunzione di fibre alimentari, carboidrati di alta qualità e carboidrati totali durante la mezza età è correlata a un invecchiamento sano e ad altri effetti positivi sulla salute nelle donne più avanti con gli anni. A sottolinearlo uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open, condotto dagli scienziati del Jean Mayer Human Nutrition Research Center on Aging (HNRCA), della Tufts University e della Harvard TH Chan School of Public Health. Il team, guidato da Andres Ardisson Korat, ha valutato i dati dei questionari del Nurses’ Health Study, raccolti ogni quattro anni tra il 1984 e il 2016, per esaminare le abitudini alimentari e gli effetti sulla salute di oltre 47 mila donne che nel 2016 avevano un’età compresa tra 70 e 93 anni. “Sappiamo – riporta Ardisson Korat – che carboidrati diversi possono influire sulla salute in modo diverso, sia in termini di peso che di livelli di glicemia. Invece di concentrarci sul breve termine, volevamo analizzare gli effetti di questi macronutrienti nel tempo, e abbiamo scoperto che la qualità dei carboidrati potrebbe essere un fattore importante per un invecchiamento sano”. I ricercatori hanno considerato l’assunzione di carboidrati totali, carboidrati raffinati e non, da cereali integrali, frutta, verdura e legumi, fibre alimentari, indice e carico glicemico. L’invecchiamento sano è stato considerato tale in assenza di 11 tipologie di malattie croniche, mancanza di compromissioni cognitive e fisiche e buona salute mentale. Sono state individuate 3.706 partecipanti che corrispondevano alla definizione. L’analisi ha evidenziato che l’assunzione di carboidrati totali, carboidrati di alta qualità da cereali integrali, frutta, verdura e legumi, e fibre alimentari totali durante la mezza età era associata a una probabilità dal 6 al 37 per cento più alta di invecchiare in modo sano. Al contrario, mangiare carboidrati raffinati e verdure amidacee era correlato a un rischio del 13 per cento in più di sperimentare condizioni di salute. “I nostri dati – afferma Qi Sun, della Harvard Chan School – sono coerenti con altre prove che collegano il consumo di frutta e verdura, cereali integrali e legumi a minori rischi di malattie croniche”. Come limite principale del lavoro, gli scienziati evidenziano la poca varietà del campione, composto principalmente da professionisti sanitari di origini caucasiche. Sarà infatti necessario condurre ulteriori approfondimenti attraverso coorti più ampie e diversificate. “La letteratura scientifica – conclude Ardisson Korat – mostra una correlazione sempre più chiara tra le scelte alimentari nella mezza età e la qualità della vita in età avanzata. Più comprendiamo l’invecchiamento sano, più la scienza può aiutare le persone a vivere più a lungo e in salute”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).