Roma, 6 mag. – Sviluppare uno strumento portatile, mobile e a basso costo in grado di rilevare l’arsenico dall’acqua potabile. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista Nanotechnology, condotto dagli scienziati dell’Indian Institute of Technology (IIT) di Jodhpur. Il team, guidato da Mahesh Kumar, ha ideato un nuovo dispositivo per quantificare la contaminazione da arsenico nelle fonti d’acqua. Questo approccio sarebbe particolarmente utile nelle regioni a basso reddito dove l’accesso all’acqua potabile rappresenta una sfida importante. Il sensore, spiegano gli esperti, fornisce dati in loco, accurati e ripetibili, senza la necessità di complesse apparecchiature di laboratorio o manodopera specializzata. La contaminazione da arsenico, sottolineano gli autori, costituisce un grave rischio per la salute. Responsabile di malattie come il cancro della pelle e altre problematiche, questo inquinante causa circa 43 mila decessi all’anno secondo le stime più recenti. I metodi tradizionali per rilevare l’arsenico nell’acqua, come le tecniche spettroscopiche ed elettrochimiche, sono altamente sensibili, ma spesso richiedono attrezzature costose e complesse. Il metodo sviluppato dagli scienziati utilizza una tecnologia avanzata per rilevare rapidamente gli ioni di arsenico nell’acqua e a concentrazioni estremamente basse. Il sensore può misurare livelli di arsenico fino a 0,90 parti per miliardo (ppb) con un tempo di risposta rapido di soli 3,2 secondi. “Abbiamo progettato il prototipo – afferma Kumar – pensando alla facilità d’uso e alle persone che vivono in aree remote. Collegando il sensore a una scheda elettronica e a un modulo per la trasmissione dei dati in tempo reale, lo abbiamo reso perfetto per il rilevamento portatile e in loco”. “Il nostro obiettivo finale – conclude – è ridurre il numero di decessi e prevenire le gravi malattie causate dalla contaminazione da arsenico, oltre a fornire acqua potabile più sicura per tutti”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Nuovo strumento per rilevare arsenico nell’acqua
(6 Maggio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).