Valentina Arcovio

Melanoma: Roberto Vecchioni porta la prevenzione in concerto

(8 Aprile 2025)

Roma – Roberto Vecchioni ha conosciuto il dolore. L’ha cantato e l’ha descritto nei suoi libri. A modo suo. Non a caso proprio il prof. Vecchioni ha voluto accettare l’invito della Fondazione Melanoma presieduta dal prof. Paolo Ascierto, oncologo del Pascale esperto di Melanoma, e ‘dedicare’ alla prevenzione oncologica la tappa napoletana del suo “Tra il silenzio e il tuono tour,” un grande spettacolo di canti e monologhi. Nella prima parte il concerto sarà dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito”, per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una narrazione che tiene insieme la musica e la parola. Proprio alla parola è dedicato il suo ultimo lavoro letterario “L’orso bianco era nero. Storia e leggenda della parola” (Piemme), in libreria dal 25 marzo. “La parola (e l’arte in genere) è l’unica vera invenzione umana, tutte le altre sono scoperte, dalla ruota al bosone. C’erano già, c’erano già tutte, bisognava solo impossessarsene. La parola no, è nata dal nulla”, spiega Roberto Vecchioni che racchiude in un saggio non accademico la sua dichiarazione d’amore alla parola. Il concerto si svolgerà il 15 aprile al Teatro Augusteo, alle 21, quasi sold out. Prevendita presso le rivendite autorizzate e online su Ticketone e Bigliettoveloce (per una reale disponibilità dei posti si consiglia di consultare entrambi i circuiti). “Tra il silenzio e il tuono Tour, prodotto da DM Produzioni, è un grande spettacolo di canti e monologhi”, spiega Vecchioni. “Il silenzio appartiene all’immaginazione, allo spirito, all’anima, mentre il tuono invece appartiene a quello che ho fatto e mi è stato fatto cioè alla vita, che pulsa molto: l’unico modo per acquietarla – continua – è rivolgersi allo spirito. Tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sull’ultimo disco (L’Infinito) e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e se stessi. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati al concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità… e come poi tutte queste piccole cose si siano ricomposte in un’unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia, bella o brutta perché in realtà è sempre bella. Siamo noi che a volte la immaginiamo in un altro modo”. Spiega Ascierto: “Sono proprio questi concetti, oltre alla sua storia e sensibilità al tema cui ha dedicato canzoni e pensieri, che ci hanno portato a chiedere al prof. Vecchioni di aiutarci. Da qualche anno, infatti, la Fondazione Melanoma sente che la musica è un vettore importante per veicolare i suoi due messaggi fondamentali, quello sulla prevenzione e sulla ricerca. Il primo è il concetto di ‘prevenzione’, perché le persone devono essere consapevoli che il melanoma in particolare, è un tumore maligno che si può prevenire e questo è importante soprattutto per i giovani. Il secondo è l’importanza della ‘ricerca’, senza la quale la scienza si fermerebbe immediatamente. Vi aspettiamo dunque tutti all’Augusteo, quindi, anche perché parte del ricavato del concerto sarà devoluto alla Fondazione Melanoma”. Roberto Vecchioni sarà accompagnato dalla “band storica”, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria). (30Science.com)

Valentina Arcovio