Roma – Utilizzando elettrodi in forma fluida, i ricercatori dell’Università di Linköping hanno sviluppato una batteria che può assumere qualsiasi forma. Questa batteria morbida e conformabile può essere integrata nelle tecnologie future in un modo completamente nuovo. Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances . “La consistenza è un po’ come quella del dentifricio – ha spiegato Aiman Rahmanudin, professore presso l’Università di Linköping – Il materiale può, ad esempio, essere utilizzato in una stampante 3D per modellare la batteria a proprio piacimento. Questo apre le porte a un nuovo tipo di tecnologia”. La chiave per questo prodotto è stata un nuovo approccio alla produzione: convertire gli elettrodi da una forma solida a una forma liquida. Gli elettrodi fluidi erano già stati sperimentati in passato, ma senza grande successo. All’epoca, venivano utilizzati metalli liquidi come il gallio. Tuttavia, il materiale può funzionare solo come anodo e corre il rischio di solidificarsi durante la carica e la scarica, perdendo la sua natura fluida. Gli autori del nuovo studio invece hanno basato la loro batteria su plastiche conduttive (polimeri coniugati) e lignina, un sottoprodotto della produzione della carta. La batteria può essere ricaricata e scaricata oltre 500 volte mantenendo inalterate le sue prestazioni. Può anche essere allungata fino al doppio della lunghezza senza perdere le sue prestazioni. Il passo successivo sarà cercare di aumentare la tensione elettrica nella batteria. Secondo Aiman Rahmanudin, ci sono attualmente alcune limitazioni che devono essere superate. “La batteria non è perfetta. Abbiamo dimostrato che il concetto funziona, ma le prestazioni devono essere migliorate. La tensione è attualmente di 0,9 volt. Quindi ora valuteremo l’utilizzo di altri composti chimici per aumentarla. Un’opzione che stiamo esplorando è l’uso di zinco o manganese, due metalli molto comuni”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Sviluppata rivoluzionaria batteria che può avere qualsiasi forma
(14 Aprile 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla