Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Parchi eolici offshore mettono a rischio il nutrimento della fauna marina

(4 Aprile 2025)

Roma – Un nuovo modello predittivo suggerisce che gli uccelli marini e i mammiferi marini si nutrono nelle stesse aree in cui il potenziale per lo sfruttamento dell’energia eolica off-shore è più significativo e che le loro popolazioni potrebbero essere messe a serio rischio se vi venissero costruiti dei parchi eolici. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’Università Miguel Hernández di Elche e pubblicato sul Journal of Environmental Management. I risultati mostrano una sovrapposizione diffusa tra aree di alimentazione di molti animali marini e regioni con elevato potenziale eolico, specialmente nell’emisfero settentrionale. Al contrario, l’emisfero meridionale mostra una sovrapposizione minore. Tuttavia, gli autori avvertono che ciò potrebbe essere dovuto alla scarsità di dati piuttosto che a un rischio effettivo inferiore. “Queste mappe di rischio sono uno strumento chiave per prevedere potenziali conflitti tra conservazione e sviluppo energetico” sottolineano gli autori “L’obiettivo non è rallentare la transizione energetica, ma renderla compatibile con la biodiversità”. Lo studio evidenzia inoltre che molte aree ad alto rischio per la fauna marina si trovano al di fuori delle aree marine protette (AMP), limitando la capacità di quest’ultime di tamponare gli impatti di eventuali parchi eolici offshore. Gli autori raccomandano, pertanto, di espandere e rafforzare le AMP, integrare i dati ecologici nella pianificazione spaziale marina e stabilire “zone di esclusione” in cui la conservazione della biodiversità ha la precedenza sullo sviluppo energetico. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla