Roma – Dopo 70 anni il DDT in Canada ancora avvelena la flora acquatica. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Mount Allison University, e pubblicato su PLOS One. Per gestire la defoliazione causata dalle infestazioni di insetti, circa metà delle terre boschive del New Brunswick, in Canada, è stata trattata con diclorodifeniltricloroetano (DDT) tra il 1952 e il 1968. Queste applicazioni aeree di DDT hanno avvelenato a lungo gli ecosistemi sui quali furono riversate e anche ambienti vicini, tanto da indurre il sospetto che livelli pericolosi di DDT permanessero anche oggi a 70 anni di distanza. Per testare questa ipotesi gli autori del nuovo studio hanno studiato il DDT e i suoi metaboliti (DDD e DDE) nella trota di ruscello ( Salvelinus fontinalis ) nelle zone colpite all’epoca dalla disinfestazione. Il tessuto muscolare della trota di ruscello ha mostrato livelli totali di DDT e metaboliti significativamente più elevati nei laghi toccati dalla disinfestazione rispetto ai laghi di controllo. In media, i livelli totali di DDT e metaboliti nella trota di ruscello provenienti dai laghi di impatto hanno superato di circa dieci volte le linee guida ecologiche per i consumatori di biota acquatico. La maggior parte del DDT trovato nella trota di ruscello e nei sedimenti lacustri era costituita dai metaboliti DDE e DDD, il che suggerisce l’importanza delle condizioni ambientali e del trasporto di fonti alterate di questo insetticida organoclorurato nel biota. Gli autori concludono sottolineando l’importanza di queste scoperte nella valutazione degli effetti a lungo termine delle sostanze chimiche disperse in natura. “I nostri risultati – scrivono – dimostrano chiaramente che gli effetti cronici delle applicazioni storiche di DDT persistono ancora oggi negli ambienti acquatici del New Brunswick centro-settentrionale”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Canada, dopo 70 anni trovati ancora livelli allarmanti di DDT nei pesci
(22 Aprile 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla