Roma – Una combinazione di terremoti e cambiamenti climatici potrebbe contribuire a un drammatico innalzamento del mare in Cascadia. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati di Virginia Tech. Il team, guidato da Tina Dura, ha utilizzato la modellazione sismica e l’analisi geospaziale per quantificare la potenziale espansione, causata dai terremoti, delle pianure alluvionali costiere in 24 estuari e nelle comunità circostanti nella zona di subduzione della Cascadia, lungo le coste di Washington, Oregon e California settentrionale. L’analisi ha suggerito che un terremoto capace di causare un cedimento del terreno costiero di 5-2 metri nella regione, l’area delle pianure alluvionali a rischio di inondazione aumenterebbe di 90-300 chilometri quadrati. La graduale subsidenza del terreno, spiegano gli esperti, è il movimento verticale verso il basso, dovuto a processi tettonici o all’estrazione di risorse locali, e può esacerbare l’impatto dell’innalzamento del livello del mare causato dal clima nel corso di decenni o secoli. Al contempo, aggiungono gli autori, i terremoti di magnitudo superiore a otto possono causare improvvisi e significativi cedimenti del terreno, aggravando ulteriormente il rischio di inondazioni. Gli studiosi hanno evidenziato inoltre che nello scenario di elevata subsidenza, l’esposizione di residenti, strutture e strade a inondazioni dannose sarebbe più che raddoppiata. Un terremoto di magnitudo significativa nel 2100 potrebbe triplicare il rischio di inondazione nella regione, rendendo potenzialmente inabitabili alcune comunità costiere. Questi risultati, concludono gli autori, evidenziano l’importanza di pianificare l’impatto combinato di terremoti e cambiamenti climatici nelle comunità costiere lungo le zone di subduzione a livello globale. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Terremoti e cambiamenti climatici alzano il livello del mare
(28 Aprile 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).