Lucrezia Parpaglioni

Scoperta coppia di stelle a 150 anni luce di distanza dalla Terra

(4 Aprile 2025)

Roma – Scoperto un sistema binario di nane bianche estremamente raro e compatto, denominato WDJ181058.67+311940.94, situato a circa 150 anni luce di distanza dalla Terra. A farlo gli astronomi dell’Università di Warwick. Questo sistema, descritto su Nature Astronomy, è destinato a esplodere come una supernova di tipo Ia tra circa 23 miliardi di anni, un evento che sarà visibile nel cielo notturno con una luminosità fino a dieci volte quella della Luna.

Il sistema ha una massa complessiva di 1,56 volte quella del Sole, la più alta mai osservata per un sistema binario di nane bianche. Le due nane bianche orbitano a una distanza estremamente ravvicinata, pari a un sessantesimo della distanza tra la Terra e il Sole, completando un’orbita in circa 14 ore. Secondo gli astronomi, la radiazione delle onde gravitazionali farà avvicinare progressivamente le stelle fino a causare l’esplosione. L’evento sarà caratterizzato da una “quadrupla detonazione”, in cui il materiale espulso da una stella colpirà la seconda, innescando ulteriori esplosioni. Le supernovae di tipo Ia sono cruciali per misurare le distanze cosmiche e comprendere l’espansione dell’Universo. Questo sistema rappresenta una conferma diretta di uno scenario teorico secondo cui due nane bianche orbitanti strettamente possono causare tali esplosioni. Inoltre, la scoperta suggerisce che sistemi simili potrebbero essere relativamente comuni nella Via Lattea. Nonostante la vicinanza al nostro sistema solare, questa supernova non rappresenterà un pericolo per la Terra. Tuttavia, l’evento offrirà agli astronomi un’opportunità unica per studiare questi fenomeni estremamente energetici e migliorare la comprensione delle origini delle supernovae di tipo Ia. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.