Lucrezia Parpaglioni

Nuove scoperte sull’origine dell’acqua terrestre

(16 Aprile 2025)

Roma – Nuove scoperte mettono in discussione la teoria dominante sull’origine dell’acqua sulla Terra, suggerendo che la Terra possedesse già, fin dalla sua formazione, le riserve di idrogeno necessarie per la generazione dell’acqua. Lo rivela uno lo studio dell’Università di Oxford, riportato su Icarus. Tradizionalmente, si è ritenuto che l’acqua sia arrivata sul nostro pianeta tramite asteroidi o comete ricchi di idrogeno, che avrebbero bombardato la superficie terrestre nei primi cento milioni di anni dopo la formazione del Sistema Solare. Il gruppo di Oxford ha analizzato un raro meteorite, la condrite enstatitica LAR 12252, raccolto in Antartide e considerato analogo alla composizione della Terra primordiale, risalente a 4,55 miliardi di anni fa.

Utilizzando la spettroscopia XANES presso il sincrotrone Diamond Light Source, i ricercatori hanno identificato la presenza di idrogeno solforato (H₂S) intrinseco nella matrice del meteorite, in quantità cinque volte superiori rispetto alle sezioni precedentemente studiate. Questa scoperta è cruciale perché l’idrogeno rilevato non può essere attribuito a contaminazione terrestre: le aree del meteorite con segni di ossidazione o crepe, indicative di contaminazione, mostravano infatti livelli trascurabili di idrogeno. Al contrario, la matrice fine e sub-micrometrica, priva di segni di alterazione, era ricchissima di idrogeno solforato. Poiché la proto-Terra era composta da materiale simile alle condriti enstatitiche, i risultati suggeriscono che il nostro pianeta aveva già accumulato abbondanti riserve di idrogeno prima di essere colpito da asteroidi. Questo ribalta la teoria secondo cui l’acqua sarebbe stata “importata” dall’esterno, sostenendo invece che la formazione dell’acqua sia stata un processo naturale e interno, legato alla composizione originaria della Terra. “Questa ricerca fornisce prove vitali a supporto della teoria secondo cui l’acqua sulla Terra è nativa, ovvero un risultato naturale della composizione del nostro pianeta”, ha dichiarato Tom Barrett, dell’Università di Oxford e primo autore dello studio. “Ora pensiamo che il materiale che ha costituito il nostro pianeta fosse molto più ricco di idrogeno di quanto pensassimo in precedenza”, ha aggiunto James Bryson, dell’Università di Oxford. “Questa scoperta supporta l’idea che la formazione di acqua sulla Terra sia stata un processo naturale, piuttosto che un colpo di fortuna causato da asteroidi idratati che hanno bombardato il nostro pianeta dopo la sua formazione”, ha spiegato Bryson. Lo studio dell’Università di Oxford fornisce una nuova prospettiva sull’origine dell’acqua terrestre, suggerendo che la presenza di idrogeno, e quindi la possibilità di formare acqua, fosse già garantita dal materiale costitutivo della Terra. Questo risultato non solo riscrive la storia della formazione del nostro pianeta, ma ha anche importanti implicazioni per la ricerca di condizioni abitabili su altri corpi celesti, indicando che la presenza di acqua potrebbe essere una conseguenza naturale della formazione planetaria, e non un evento raro dovuto a impatti casuali. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.