Valentina Di Paola

Le inversioni di temperatura aumentano con i cambiamenti climatici

(22 Aprile 2025)

Roma –  Con i cambiamenti climatici, aumentano le rapide inversioni di temperatura, fenomeni che si verificano quando l’aria vicino al suolo diventa più fredda di quella sovrastante, invertendo la normale distribuzione della temperatura. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati della Yat-sen University. Il team, guidato da Ming Luo Sun, ha analizzato i dati relativi alle inversioni di temperatura, intese come bruschi cambiamenti di una deviazione standard al di sopra o al di sotto della temperatura media nell’arco di cinque giorni, dal 1961 al 2023. Le rapide inversioni di temperatura, spiegano gli esperti, sono aumentate in tutto il mondo, e si prevede che questi eventi diventino sempre più comuni a causa del riscaldamento globale.

A causa del poco tempo a disposizione per adattarsi agli sbalzi di temperatura, le inversioni in entrambe le direzioni potrebbero esacerbare le conseguenze negative del caldo e del freddo estremo. Nell’ambito dell’indagine, i dati osservabili sono stati combinati con modelli climatici e utilizzati per studiare le tendenze a lungo termine, nonché i cambiamenti futuri previsti fino alla fine del XXI secolo in diversi scenari di cambiamento climatico. Oltre il 60 per cento delle regioni globali incluse nell’analisi ha registrato un aumento della frequenza, dell’intensità e della velocità di transizione delle inversioni dal 1961. Gli aumenti maggiori sono stati osservati in Sud America, Europa occidentale, Africa e Asia meridionale e sud-orientale. Negli scenari ad alte emissioni, inoltre, si prevede che le inversioni di temperatura aumenteranno in intensità e durata tra il 2071 e il 2100. Gli autori prevedono che l’esposizione della popolazione globale alle inversioni di temperatura potrebbe aumentare di oltre il 100 per cento, e il maggiore aumento dell’esposizione a questi fenomeni si verificherebbe nei paesi a basso reddito. Tuttavia, le proiezioni con scenari di emissioni medio-basse indicano che l’aumento dell’esposizione globale potrebbe essere limitato attraverso azioni volte a ridurre le emissioni e il riscaldamento globale associato. Gli autori concludono che la capacità di adattamento alle inversioni di temperatura deve essere migliorata ovunque nel mondo, ma ancor di più nei paesi in via di sviluppo con una popolazione numerosa. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).