Roma – Il più grande telescopio solare del mondo, il Daniel K. Inouye Solar Telescope, DKIST, ha osservato il Sole per la prima volta con il suo spettropolarimetro più avanzato, il Visible Tunable Filter, VTF. Lo studio e lo sviluppo di questo strumento sono stati condotti presso l’Istituto di Fisica Solare di Friburgo, in Germania, mentre il telescopio è gestito dal National Solar Observatory, NSO, alle Hawaii. I risultati di questa “prima luce tecnica” sono stati resi noti dall’Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare. Il telescopio DKIST, con uno specchio primario di quattro metri di diametro, è situato sul vulcano Haleakala a Maui, Hawaii, e rappresenta un salto tecnologico senza precedenti nell’osservazione solare da terra. Il VTF, il più grande spettropolarimetro al mondo, pesa 5,6 tonnellate, occupa due piani e utilizza due interferometri Fabry-Pérot per isolare con estrema precisione lunghezze d’onda molto ristrette della luce solare. Questo consente di ottenere immagini bidimensionali della fotosfera e della cromosfera solare con una risoluzione spaziale di circa 10 km per pixel. L’obiettivo scientifico del VTF è studiare la dinamica del Sole, in particolare la regione da cui originano le eruzioni solari, che influenzano la meteorologia spaziale e possono avere impatti sulle infrastrutture terrestri e satellitari. Lo strumento permette di misurare proprietà cruciali come la velocità del plasma, l’intensità del campo magnetico, la pressione e la temperatura, fornendo dati fondamentali per comprendere i processi che innescano le eruzioni solari. La prima immagine ottenuta con il VTF mostra una macchia solare con dettagli finemente strutturati, utilizzando la riga solare del sodio a 588,9 nm. Ogni pixel corrisponde a circa 10 km sulla superficie solare, consentendo di osservare con una nitidezza senza precedenti le strutture magnetiche che regolano il comportamento del plasma solare. Questa pietra miliare segna l’inizio di una nuova era nell’osservazione solare, grazie a un connubio di tecnologia tedesca e infrastrutture scientifiche statunitensi, che permette di scrutare il Sole con dettagli mai raggiunti prima. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Il cuore del più grande telescopio solare del mondo inizia a battere
(24 Aprile 2025)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.