Roma – Sviluppato un metodo per ottenere un caffè più forte con una quantità minima di chicchi. A farlo i ricercatori dell’Università della Pennsylvania. Lo studio, riportato su Physics of Fluids, ha esaminato il processo di preparazione del caffè filtrato, concentrandosi sulle dinamiche fisiche del flusso d’acqua per ottenere un caffè più forte con una quantità minima di chicchi. Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo, con decine di miliardi di chilogrammi consumati ogni anno. Tuttavia, la sua coltivazione è minacciata dai cambiamenti climatici e dalle esigenze agricole specifiche. Per affrontare queste sfide e ottimizzare l’uso dei fondi di caffè, la squadra di ricerca ha analizzato l’interazione tra il getto d’acqua e i fondi di caffè utilizzando particelle trasparenti illuminate al laser per visualizzare le dinamiche interne. Gli scienziati hanno scoperto che un getto d’acqua forte e laminare, tipico dei bollitori a collo d’oca, è ideale per creare una valanga nei fondi di caffè. Questo movimento favorisce una migliore miscelazione tra acqua e fondi, aumentando l’estrazione dei composti aromatici. Secondo i risultati, un flusso d’acqua concentrato e continuo penetra più profondamente nel letto di caffè, migliorando la miscelazione e l’estrazione. I getti troppo sottili tendono a rompersi in goccioline, riducendo l’efficacia della miscelazione e compromettendo il gusto. Inoltre, l’utilizzo di particelle trasparenti ha permesso di osservare le dinamiche fisiche che influenzano la distribuzione dei fondi durante la preparazione. I risultati suggeriscono che la forma e la forza del getto d’acqua sono parametri cruciali per ottimizzare il processo di estrazione del caffè. Sebbene lo studio si concentri sul flusso laminare, ulteriori ricerche potrebbero esplorare altri fattori, come le dimensioni dei fondi o l’impatto della temperatura dell’acqua. L’approccio fisico alla preparazione del caffè può migliorare significativamente il gusto e ridurre il consumo di chicchi. I ricercatori incoraggiano gli appassionati a sperimentare queste tecniche a casa per comprendere meglio le interazioni tra fisica e chimica nella cucina quotidiana. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Caffè filtrato, dinamiche fisiche e chimiche per un gusto intenso
(8 Aprile 2025)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.