Valentina Di Paola

Scoperti i geni dei batteri che producono idrogeno

(7 Aprile 2025)

Roma – È stato individuato un nuovo cluster di geni nei batteri che producono idrogeno. A riuscirci gli scienziati dell’Università di Hokkaido, del National Institute for Interdisciplinary Science and Technology, in India, e della Federal University di Rio de Janeiro, in Brasile, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Current Microbiology. Il team, guidato da Tomoo Sawabe, Ramesh Kumar Natarajan e Fabiano Thompson, ha analizzato 16 specie di batteri marini del genere Vibrionaceae, noti per la loro bioluminescenza e capaci di generare grandi volumi di gas idrogeno. Questi microrganismi scompongono il formiato in anidride carbonica e idrogeno tramite fermentazione. Il gruppo di ricerca ha utilizzato il sequenziamento del genoma per indagare il meccanismo alla base di questa capacità biochimica, concentrandosi sul cluster formiato idrogenoliasi (FHL) di tipo Hyf, presente anche nel batterio Escherichia coli. “Le nostre analisi – spiega Sawabe – rivelano un’inaspettata diversità dei cluster genici FHL e delle relazioni tra cluster genici e funzione nella capacità di produzione di idrogeno. Abbiamo individuato due nuovi tipi di cluster tra le Vibrionaceae.

Tale diversità potrebbe dipendere dalla speciazione”. Il lavoro evidenzia anche differenze nella fermentazione e produzione di idrogeno associate ai diversi cluster di geni FHL. “È emersa una correlazione – precisa Sawabe – tra i livelli di produzione di idrogeno e quanto bene i batteri erano in grado di assorbire il formiato nelle loro cellule. Questi genotipi rafforzano il metabolismo del formiato come possibile fattore chiave nel mantenimento della produzione di idrogeno fermentativo in gruppi specifici di vibrioni”. “I risultati – conclude – supportano la proposta dei ricercatori secondo cui alcune specie sono state spinte a sviluppare una maggiore produzione di idrogeno a causa della loro necessità di disintossicare il formiato dall’ambiente, quella che chiamano l’ipotesi della disintossicazione del formiato. I risultati potrebbero anche far luce sull’evoluzione della fermentazione dell’idrogeno in altre specie batteriche, come l’Escherichia coli”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).